Falkor LA NOTTE DELLA VELA 2025 - Rap, Pop

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Un viaggio tra rap e narrazione, alla ricerca di una rotta coerente

LA NOTTE DELLA VELA è il titolo del nuovo disco di Falkor, al secolo Alessandro Lucidi, rapper originario di Caserta. Un nome d’arte in grado di evocare immediatamente un brivido nostalgico nei cuori di chi è stato bambino negli anni ’80 e che riprende quello dell'iconico drago della fortuna che accompagna Atreyu nell'epico viaggio de La storia infinita.

Undici tracce, per una mezz'ora totale di ascolto, che hanno come fil rouge le barre e le rime dell'artista campano classe '96 alle prese con un lavoro in cui cerca di fondere rap e narrazione all'interno di un corpus coeso, dove ogni brano è legato al successivo. Proprio come le tappe di un viaggio emotivo “tra luce e buio, tra scelte, ricordi e possibilità”.

Purtroppo, l'ambizione da parte di Lucidi di creare un vero e proprio concept album odeporico tende a svanire con il passare dei minuti. Il tema del “viaggio in mare aperto”, evocato dal titolo e ben impostato nelle prime tracce (ULISSE e ONDE), perde la propria rotta abbastanza rapidamente, incagliandosi in (troppi) pezzi che hanno come comune denominatore il concetto di "amore tormentato". Alcuni brani reggono il peso del tema - il dittico di EFESTO 2 ed EFESTO 3 - ma altri, come BEIBE, vengono inevitabilmente azzoppati da ritornelli cantati in un inglese abbastanza forzato e "maccheronico". Una ridondanza concettuale che, sulla lunga, indebolisce l’unità narrativa del disco.

Nonostante una serie di spunti davvero notevoli (BIVIO, ad esempio, non sfigurerebbe in un disco di MACE), LA NOTTE DELLA VELA è un album mosso da buonissime intenzioni "messe a terra" in maniera non ottimale. Preso come raccolta di brani a sé stanti, potrebbe anche funzionare: le produzioni sono curate, le atmosfere suggestive, e Falkor mostra una tecnica tutto sommato buona.

Ma se lo si ascolta come "progetto unitario" l’impianto risulta un po' scricchiolante. Manca una coerenza narrativa ben definita, un filo conduttore capace di reggere dall’inizio alla fine il viaggio marinaresco evocato nel titolo. Resta comunque apprezzabile il tentativo di Falkor di confrontarsi con la complessa struttura di un album a tema, augurandoci che nei prossimi lavori questa visione trovi una forma più nitida. 

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La recensione LA NOTTE DELLA VELA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-12 13:30:00

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