Eleganza sonora e intensità emotiva si incontrano in un concept album che lascia il segno
Una semplice visita di controllo. La consegna di un referto che porta con sé una delle parole più brutte e spaventose del nostro vocabolario: cancro. Sei lettere che segnano l'inizio di un complesso percorso esistenziale, fatto di dubbi, paure ma anche di coraggio e resilienza. C'è tutto questo dentro Cellule Stronze, il nuovo album di Francesca Pichierri.
Otto tracce, per una mezz'ora abbondante di ascolto, nelle quali l'artista nata sotto il sole del Salento ci porta all'interno del viaggio compiuto da sua madre, alle prese con la difficile battaglia contro un cancro ovarico. Un LP denso ma anche estremamente sfaccettato, in cui l'artista pugliese - che oltre ai panni di interprete riveste quelli di co-produttrice insieme a Stefano Iuso - si muove con disinvoltura all'interno di un policromo pattern sonoro, capace di spaziare con eleganza tra atmosfere raffinate e accattivanti: dal jazz al soul, passando per l'alternative e synth pop fino alla disco music.
A guidarci in questa variegata pletora di generi è la voce duttile e malleabile di Pichierri, capace tanto di emergere quanto di fondersi con la trama strumentale, diventando parte integrante di ogni singolo arrangiamento, al pari di synth, basso, chitarra e batteria. Ad ogni modo, Cellule Stronze non è un album da prendere come esercizio di stile e sé stante.
Attraverso le sue tracce, la cantante salentina affronta infatti con lucida delicatezza i temi legati alla malattia, esplorandone ogni sfumatura emotiva: dalla "doccia fredda" che segue una diagnosi sconvolgente (Gelo) alla convivenza forata con un "ospite scomodo" come un tumore (Il Nemico Dentro), passando per la frustrazione verso chi si defila, incapace di sostenere il peso della verità (Amen) fino all’amore incondizionato di chi resta e ci accompagna anche nei momenti più bui (Sperarci Due Eroi).
Cellule Stronze è un concept album coraggioso e suggestivo, impreziosito da un sound variegato e senza tempo. Questo vero e proprio racconto musicale autobiografico, grazie a uno storytelling suggestivo ed efficace, supera brillantemente il confine del vissuto personale per farsi voce collettiva. Un lavoro tanto intenso quanto delicato, con cui Francesca Pichierri mette il suo indubbio talento al servizio di una causa nobilissima: far sapere a tutte le persone che ogni giorno affrontano la dura realtà del cancro di non essere da sole.
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La recensione Cellule Stronze di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-15 13:16:25
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