Dream pop vespertino per accompagnare le notti in cui il sonno non arriva
Sapori folk che profumano di malinconia. È questa la formula chimica alla base delle canzoni di Paola Consagra, cantautrice classe '95 nata e cresciuta artisticamente sull'asse Palermo-Roma. Una miscela crepuscolare che torna anche in 24 ore, il suo nuovo singolo
Prodotto e distribuito in completa autonomia, con il supporto del producer Francesco Megha, l'ultimo pezzo della cantante siciliana si muove leggero tra atmosfere notturne e oniriche, costruite su chitarre brillanti, note eteree di pianoforte e flebili tappeti ritmici che sfumano dall'alternative rock verso i morbidi panorami del dream pop.
Una strumentale vespertina ed evanescente, su cui si deposita come rugiada sopra i fili d'erba prima dell'alba la voce di Consagra, che sussurra per poi aprirsi al canto con strofe e ritornelli che raccontano quelle lunghe ore notturne che sembrano non finire mai. Momenti nei quali, stesi nei nostri letti, veniamo presi d'assalto da pensieri che ci ronzano nella mente e non ci fanno dormire.
15 km a piedi sono pochi
Da quando cammino per scappare dai pensieri,
Che mi parlano per ore, fanno a gara a chi è il peggiore
Chi non mi fa dormire vince il premio del dolore
Canta Consagra nel suo ultimo singolo. 24 ore grazie a un’efficace dinamica strutturale - che da un’introduzione raccolta e minimale si apre verso una coda più ariosa e drammatica - è un brano che lascia il segno sin dal primo ascolto.
Uno sfogo dal sapore fortemente intimista ma capace di aprirsi alla collettività, con cui Paola Consagra culla i dubbi e le paturnie che assediano la nostra mente quando, nel buio della nostra stanza, cerchiamo invano di prendere sonno.
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La recensione 24 ore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-05-20 01:55:25
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