Una ballad pop che guarda al mondo delle playlist romantiche.
Con Temevo avere te, Luca Scipioni si muove con discrezione nell’ambito della ballad indie pop, intrecciando una scrittura di matrice cantautorale a una produzione che strizza l’occhio all’itpop di ultima generazione. Il risultato è un brano melodico, orecchiabile, con un’intonazione emotiva che punta più alla sottrazione che all’enfasi.
La canzone si struttura attorno a un’idea di amore fragile e consapevole, raccontato con un tono sommesso e riflessivo. Scipioni si mantiene in una zona di vulnerabilità che sembra volersi sottrarre ai cliché dell’indie più patinato. Il titolo, Temevo avere te, introduce un’ambiguità interessante: il timore non è nell’assenza, ma nella possibilità stessa della vicinanza, in una tensione affettiva che si fa centro narrativo del pezzo.
La produzione, sobria e radiofonica, si muove su binari sicuri: synth leggeri, chitarre dilatate, un ritmo misurato che non cerca mai di sorprendere, ma piuttosto di accompagnare l’ascolto. È proprio in questa scelta stilistica – a metà tra pudore emotivo e adesione a formule consolidate – che il brano trova tanto il suo punto di equilibrio quanto il suo limite.
Temevo avere te è una canzone onesta, coerente con la scena a cui appartiene, ma forse troppo cauta per lasciare davvero il segno. Scipioni mostra sensibilità e attenzione per i dettagli, ma resta in un territorio che non osa troppo, preferendo l’atmosfera al rischio. Un ascolto piacevole, adatto a chi cerca intimità senza scosse.
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La recensione TEMEVO AVERE TE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-23 08:11:16
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