Rap "poppettaro" inserito nell’epica classica dell’hip hop, tra voglia di riscatto e desiderio di fuga da una realtà mediocre
Si chiamaNirvana ed è il nuovo brano di Michael-Perez, rapper italo-croato classe '98 nato e cresciuto a Firenze. A una manciata di settimane da Colpo di Scena, il musicista toscano torna con un pezzo che si discosta dalle ruvide sonorità old school del singolo precedente, per abbracciare un mood più solare e meno "incazzoso", vicino al pop rap.
Una strumentale luminosa, confezionata dal producer Daniele Affubine, costruita su ariosi campionamenti di chitarra e pianoforte, synth morbidi e drum machine squisitamente upbeat. Nota di merito per il pre-chorus, cesellato con attenzione: il suo cambio di registro introduce con efficacia il primo hook, conferendo al brano una dinamica avvolgente e ben calibrata.
Atmosfere che nella loro allegria nascondono comunque un pizzico di nostalgia, espressa da Michael-Perez in barre e incastri melodici che, tra ricordi dolceamari, seguono la canonica - e forse un po' troppo inflazionata - traiettoria del rap, basata sul desiderio di riscatto e sulla fuga dalla periferia verso un futuro migliore.
Nonostante presenti un sound più ammorbidito e "radiofonico" rispetto ai precedenti lavori del rapper fiorentino, Nirvana resta un brano tutto sommato piacevole, valorizzato da una produzione musicale davvero ben curata. Un singolo che, se a un primo impatto può apparire come una mossa pop ammiccante, si trasforma ascolto dopo ascolto, in un brano che conquista con intelligenza e "mestiere".
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La recensione Nirvana di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-25 00:00:00
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