Sonorità sentite e un testo dal forte impatto d'autore sono gli elementi che Cabruja ha miscelato con sapienza e cura dei dettagli, per un singolo che lascia ben sperare in vista della musica attualmente in lavorazione
Da Caracas a Genova, la musica di Cabruja non conosce confini, men che meno ostacoli. A dispetto degli anni difficili della pandemia, ha pubblicato il suo primo disco solista, e adesso torna farsi sentire con nuova musica: il più recente inedito si intitola "Malecón", licenziato per Over studio records su distribuzione TuneCore.
Le distanze oceaniche sono annullate in questa proposta d'ascolto che segna punti d'incontro fra due continenti, con strumentali e soluzioni melodiche marcatamente sudamericane aperte alla profondità d'autore tipica della città ligure. Il risultato porta a conoscere un non-luogo che può diventare sentimento condiviso, quel lungomare-malecón il cui pensiero si trasforma in una scappatoia significativa dalle tensioni del quotidiano. In tale prospettiva, la musica si eleva a rituale taumaturgico, qualcosa che può far bene all'anima e, al tempo stesso, stimolare una condivisione nella quale (ri)conoscersi.
Canzoni di questo tipo, forti di slanci concettuali non ritrovabili con tanta semplicità, rappresentano casi isolati, piacevoli da scoprire perché si distinguono dal resto con una forza tutta personale. Merito a Cabruja per aver finalizzato un brano originale nel vero senso della parola, e l'auspicio è di sentire novità a stretto giro, mettendo in prospettiva anche una release più articolata.
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La recensione Malecón di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-08 08:57:18
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