Quando il pop si fa rifugio, consapevolezza e rinascita
Con "Alibi", il progetto campano-piemontese dei Santamaria confeziona un brano che è una dichiarazione di intenti mascherata da hit da club. Un singolo che brilla di quella lucidità emotiva propria di chi ha fatto i conti con i propri errori, senza lasciarsi travolgere dal peso della colpa.
Il pop moderno del duo è elegante ma accessibile, figlio legittimo della scuola italiana degli ultimi anni, ma con una marcia in più: la capacità di raccontare il disagio relazionale con una leggerezza solo apparente. "Alibi" è il racconto di una trasformazione, di un cambiamento che nasce dallo sbaglio, come se l’errore diventasse la miccia per un’esplosione identitaria: cantano con la consapevolezza che il dolore può anche essere strumento di rinascita.
Il brano si muove su un tappeto di synth morbidi e pulsanti, perfettamente calibrati per sostenere un ritornello che si stampa in testa al primo ascolto, senza mai risultare banale. L’orecchiabilità è il vero cavallo di Troia dei Santamaria: dentro melodie che invitano al movimento, si nasconde un’urgenza espressiva tutt’altro che frivola.
"Alibi" è un piccolo paradosso: fa ballare mentre costringe a pensare: i Santamaria trovano un equilibrio raro, lucido e sincero. Un brano che si ascolta con leggerezza, ma resta addosso come fanno le verità scomode: con garbo, ma in profondità.
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La recensione Alibi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-11 07:57:02
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