PL433Take Me Higher2024 - House, Dance

Take Me Higherprecedenteprecedente

Un brano che si muove fra estetica moderna e revival, in un percorso musicale sempre più definito e autentico.

Con Take Me Higher, PL433 torna a colpire nel segno, continuando il suo viaggio sonoro tra echi nostalgici e slanci futuristi. Il producer conferma la sua capacità di muoversi con disinvoltura tra le pieghe del tempo sonoro, costruendo un pezzo che è al tempo stesso familiare e sorprendente. Il brano si apre con una progressione armonica sintetica che richiama subito un’estetica retro ma la scelta timbrica, la profondità del mix e l’intelligenza della produzione lo collocano pienamente nel presente. È chiaro fin dai primi secondi che non siamo di fronte a un semplice esercizio di stile, ma a una visione artistica coerente e consapevole.

I synth, ampi e stratificati, disegnano uno spazio che sembra galleggiare tra la pista da ballo e il sogno lucido. C’è un gioco continuo tra tensione e rilascio, tra groove e contemplazione. Il beat è incalzante ma mai invadente, progettato per far muovere senza distrarre: una pulsazione costante che accompagna, spinge, trasporta. La linea di basso, densa ma agile, tiene tutto insieme come una spina dorsale invisibile che sostiene e guida l’ascolto.

Nel brano è presente una forte dimensione urbana: lo si potrebbe ascoltare a tutto volume in cuffia mentre si attraversa la città di notte, ma anche in un club, nel momento in cui il DJ decide di alzare l’intensità senza rompere l’incanto. PL433 sembra lavorare proprio su questo confine: quello tra intimità e collettività, tra ballo e meditazione, tra passato e futuro.

Un altro passo avanti per un artista che, traccia dopo traccia, sta costruendo una voce sempre più riconoscibile nel panorama house-dance contemporaneo.

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La recensione Take Me Higher di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-08-05 07:50:47

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