Samuele FortunatoI miei occhi precedono vigilie2025 - Cantautoriale

I miei occhi precedono vigilieprecedenteprecedente

Un disco di cantautorato lo-fi, in bilico tra lirismo misticheggiante e voluta imperfezione

I miei occhi precedono vigilie è il titolo del nuovo EP di Samuele Fortunato, cantautore classe '95 nato e cresciuto lungo il manzoniano "ramo del Lago di Como, che volge a mezzogiorno". Il disco, completamente self-made, si compone di sei tracce caratterizzate da una produzione asciutta ed essenziale: come se fossero state incise in uno studio di fortuna ricavato in un angolo della sua camera da letto.

Nonostante la natura casalinga, le strumentali si aprono a episodi decisamente interessanti, come Alexanderplatz, la traccia di apertura dell'EP. Un pezzo che, con la sua cascata di strofe atrofiche, risente dell'influenza poetica e musicale del Franco Battiatoin his prime, come facilmente intuibile nel titolo ("E i nostri gatti randagi erano libri di Céline/Soltanto la notte ti ho cantato Alexanderplatz").

Oltre al maestro siciliano, I miei occhi precedono vigilie, pur restando all'interno del grande alveo del cantautorato italiano, vira anche verso la lenta liturgia dei CCCP (Lituania) e l'introspezione alternative rock degli Afterhours di Hai Paura del Buio? (Nel niente sotto il sole). Purtroppo, c'è da dire che il posizionamento ravvicinato nella tracklist di questi due brani, caratterizzati da lunghe code in cui gli stessi versi vengono ripetuti ossessivamente come un mantra, appesantisce un po' l’ascolto.

Probabilmente, per "spezzare" questa monotonia sarebbe stato più efficace inserire nel mezzo la bellissima Apocrifo, quinta traccia del disco, che grazie alla sua struttura fluida, in bilico tra prog sinfonico e psichedelia ambient, ricorda la rarefazione emotiva di Andrea Laszlo De Simone.

A conti fatti, I miei occhi precedono vigilie è un disco in grado di mescolare un enigmatico e misticheggiante lirismo, fortemente debitore del già citato Battiato, con una musicalità scarna e spontanea, simile a quella sfoderata dal lo-fi. Un lavoro fatto di fruscii, click e sbavature, che proprio nell'estetica dell’incompiuto e del provvisorio riesce a trovare la sua chiave di volta. 

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La recensione I miei occhi precedono vigilie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-28 03:05:00

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