Una dolcissima lullaby lo-fi, sull'importanza di accettare il proprio passato, per quanto bello o brutto esso sia
Nuova musica per problemidifase, moniker dal connotato acustico-esistenziale dietro cui si cela il cantante veronese Mattia Zenti. A quasi due anni di distanza da binari, l'artista veneto torna infatti con un singolo dal titolo semi-referenziale una fase, prodotto da Mille Piccoli Cieli su distribuzione Sputnik Music Group.
Una traccia compatta, lunga poco più di due minuti e mezzo, in cui Zenti si immerge anima e corpo nelle intime e fragili atmosfere dell'indie pop e del lo-fi, fatte di crudi strumming chitarristici, quasi "da cameretta" e pattern di drum machine morbidi e ovattati. Questa strumentale volutamente imperfetta è in grado di creare un bel gioco di contrasti con la voce limpidamente gelida del cantante veneto - sepolta sotto strati autotune e vocoder - e un coro femminile dolcemente malinconico che, apparendo come un fuoco fatuo nel pre-chorus, assomiglia a quello di Where Is My Mind? dei Pixies.
Intrecci sonori, in bilico tra basi analogiche e velleità elettroniche, su cui si stendono strofe a loro volta sospese tra passato e presente. Versi in cui Zenti riflette sul senso di transitorietà delle nostre esistenze, sottolineando l'importanza di accettare i propri trascorsi - belli o brutti che siano - per poter affrontare ciò che ci attende con maggiore serenità.
Ho dato fuoco a casa mia per accendere una sigaretta
E poi ho dormito nel letto di chi non fa troppe domande
Non ho pensato che alla lunga potesse essere stancante
Dire a me stesso "è normale", non pensare che sto male
Ignorare mia madre che ha bisogno di me
Canta problemidifase nelle strofe che aprono il suo ultimo singolo. Grazie a un'azzeccata giustapposizione tra "calore" analogico e "freddezza" digitale, unita a un lirismo universalmente reale, in cui ognuno può a suo modo immedesimarsi, una fase è un pezzo che, nella sua apparente essenzialità, nasconde un affascinante microcosmo sonoro.
Un brano con cui Mattia Zenti culla le nostre ansie e paure che ci assalgono durante i nostri fabri-fibriani "Momenti no", ricordandoci che, per quanto siano brutti, sono "solo una fase" della nostra vita che prima o poi è destinata a svanire.
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La recensione una fase di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-09-12 22:59:24
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