La scarica di adrenalina di Veronica+ è un manifesto d'intenzioni: vuole prendersi tutto ed essere tutto, con la forza e le debolezze che si possono contemplare nel processo d'affermazione di una singola persona
Senza fare troppi complimenti è arrivato in principio della più recente estate "SONO SOLO UNA", disco di Veronica+ distribuito in forma indipendente che chiude il cerchio attorno una florida fase creativa, cristallizzata in nove capitoli discografici.
Otto tracce (più uno skit) scandiscono questa esperienza d'ascolto, dove si fanno i conti con una persona, con le sue molteplici sfaccettature, con sentimenti, passioni, slanci e sofferenze, tutto da ricondurre al minimo comun denominatore dell'artista milanese, che ha precisa volontà di condividere ed empatizzare con la propria audience. Perché, nonostante una società sempre più finalizzata a semplificare e ridurre tutto a categorie di immediata definizione, il discorso dietro "SONO SOLO UNA" si regge attorno al massimalismo di poter essere tutto e volere tutto, partendo dal singolo, tanto in musica quanto nella realizzazione della propria vita e nel come, di conseguenza, si intende apparire agli occhi della società. In tale ottica, anche il versante strumentale si dimostra completo, complesso e stratificato: hyper nel senso più inclusivo del termine, perché si ha la chiara sensazione di navigare a vista fra pop e rock con importanti influenze urban e sconfinamenti nel campo dell'elettronica, tenendo sempre i cursori sul mixer belli saturi e spingendo i decibel fino a dove si può.
Non sappiamo dove vuole arrivare Veronica+, ma di certo il suo personalissimo riot cresce di forza e intensità grazie a questa pubblicazione. Ci sarà ancora tanto da conquistare lungo il percorso, ma andando avanti a fare musica in questo modo la strada è un poco più spianata, nonostante in questa esistenza non ci sia nulla di facile.
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La recensione SONO SOLO UNA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-08 18:31:31
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