BisanzioSpaghetti Westner2025 - Rock, Pop, Alternativo

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A volte, il passo tra la frontiera americana e le pianure piemontesi sa essere davvero breve

C'è un sottile velo di ironica malinconia che attraversa i trenta minuti di Spaghetti Westner, il disco d'esordio dei Bisanzio. Anticipato dai singoli Tuttofare e Come gli insetti, la prima prova sulla lunga distanza del gruppo di Ivrea è un ascolto che lascia in preda a sentimenti contrastanti, equamente divisi tra commozione e timidi sorrisi: un po’ come rivedere il film western che guardavi sempre con tuo nonno che ora non c’è più, ma condito di effetti sonori in stile Paperissima Sprint, sparsi a caso lungo la pellicola.

E, a proposito di pistole e cowboy, i Bisanzio cercano di traghettare le atmosfere che dominano le distese solitarie del selvaggio West tra le altrettanto desolate pianure piemontesi. Aiutati dal suono di una chitarra resofonica che di tanto in tanto fa capolino nelle tracce, la band eporediese tesse il proprio racconto sonoro sbirciando dalla serratura di una quotidianità provinciale: tanti piccoli scorci di vita in bilico tra solitudine e speranza per un futuro migliore, disciolti in un melassoso mare di malinconia.

Mescolando echi di musica country (Formula uno e Particolarissime Avventure) con l'eterea sospensione del pop rock à la U2 di The Joshua Tree (Come gli insetti) e il post-grunge dei primi Radiohead (Mi viene un po' da piangere e Tuttofare), Spaghetti Westner ritrae con sarcastica dolcezza una serie di contesti e situazioni che giorno dopo giorno si consumano lontano dal caos delle grandi città, dove la linea tra tranquillità e noia è veramente sottile. Il tutto condito da riferimenti alla storia contemporanea del "Belpaese", come il naufragio della nostra compagnia di bandiera (Alitalia) e programmi con cui milioni di bambini si sono rincoglioniti per anni davanti al tubo catodico (Tv di stato).

Spaghetti Westner è un disco in grado di omaggiare e al tempo stesso parodiare lo spirito di libertà e conquista su cui si fondano i miti e le leggende del selvaggio Ovest americano. Un lavoro in cui i Bisanzio vagano tra le nebbiose pianure piemontesi come herdsmen senza mandria, scrutando da lontano il grande nulla che si staglia davanti ai loro occhi: pionieri in cerca di una terra promessa che, in fondo, sanno già di non poter trovare.

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La recensione Spaghetti Westner di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-07 00:22:20

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