Un viaggio strumentale tra luce e silenzio, che coniuga la calma della musica ambient e la tensione ritmica della techno
Un beat in quattro quarti che, proprio come un sasso lanciato in un lago, crea delle increspature sonore che si allargano mano a mano che il pezzo avanza, per poi dissolversi nuovamente nel silenzio da cui è nato. È questa l'immagine che resta dopo l'ascolto Døgnvill, l'ultimo singolo degli Ave Quasàr.
A meno di due mesi di distanza da Gigante, il duo elettronico piemontese pubblica un nuovo brano, composto a sei mani insieme al producer Victor Bomì, al secolo Andrea Torchia, tra i fondatori del collettivo torinese Funk Shui Project nonché "scopritore" di Willie Peyote, con cui collabora tuttora.
Prodotto da Ohimeme su distribuzione MGM Distribution, il brano prende il suo titolo da una parola norvegese intraducibile che indica quei periodi dell'anno in cui giorno e la notte sembrano esattamente uguali. Un fenomeno atmosferico tipico dei paesi nordici, in cui la linea che divide le luci dalle ombre è veramente precaria e in grado di diventare una metafora dell'animo umano.
Questo parallelismo tra dimensione terrena e spiritualista si traduce, nelle mani degli Ave Quasàr e di Bomì, in una traccia in cui calma e tensione convivono e si alimentano a vicenda. Una dicotomia sottile, costruita attraverso un sapiente equilibrio tra i beat pulsanti della techno e le texture atmosfericamente immersive della musica ambient. Il risultato è un flusso sonoro che si muove per gradi, alternando momenti di sospensione quasi meditativa a improvvise aperture ritmiche che riportano tutto alla materia.
Con Døgnvill, gli Ave Quasàr compiono un deciso dietrofront rispetto a quel mix tra elettronica e forma canzone che aveva caratterizzato i loro lavori precedenti. Un pezzo in cui il duo piemontese abbandona il campo semantico per costruire una narrazione interamente strumentale, lasciando che sia la sensibilità dell’ascoltatore a trovare il proprio significato all’interno del suono.
Un’ulteriore conferma di come questo progetto stia diventando una vera e propria garanzia per chi è alla ricerca di una musica elettronica che non invita tanto a muoversi, quanto a perdersi, facendosi guidare dalla mente più che dal corpo.
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La recensione Døgnvill di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-30 12:02:14

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