Trent’anni di Tony Borlotti e dei suoi Flauers.
Non sembra vero, ma Tony Borlotti e i suoi Flauers sono in giro da trent’anni. Tre decenni percorsi riscrivendo i sixties e il beat italiano: il tempo passa quando ci si diverte. Ma la band salernitana ha intenzione di continuare a mettersi in gioco, a sfornare canzoni. A divertirsi, insomma. Ne hanno tirate fuori altre sei, condensate in Killing Shake!, ennesimo capitolo di una discografia ormai strabordante.
Partiamo dall'art-work della copertina. C’è già tutto, in particolar modo l’immaginario dei b-movies. Non a caso, la title-track sembra uscire fuori dalla colonna sonora di un film di genere. Un poliziottesco, forse, ma anche, perché no, un assaggio di una qualche saga di ispirazione science-fiction. Tastiere dal retrogusto acido, un pizzico di funky sbarazzino e il (freak) beat come arma risolutiva. Anche Piccolo ma beat (strumentale come la title-track di cui sopra) potrebbe ben figurare all’interno di una colonna sonora, ma forse qui siamo più sul versante commedia all'italiana e dintorni.
Gli anni ’60 estendono il proprio dominio tra un paio di "Sha-la-la" e canzoni estremamente divertenti, sbarazzine, su di giri (valga su tutti l’esempio di Dove vai). Schegge veloci e gioiose con la complicità di un pizzico di garage: non si va oltre i 3’14’’ di Nel tuo giardino, per il resto si viaggia ancor più veloci e dritti verso l’obiettivo. Altrettanto spedita la cover di Psycho dei venerati maestri Sonics, che nella versione di Tony Borlotti e i suoi Flauers prende il titolo di Pazzo. Giusta e coerente chiusura di un mini-album che celebra trent’anni vissuti con un occhio alla retromania e l’altro puntato dritto verso un futuro che non passa mai. Tempo speso bene.
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La recensione Killing Shake! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-16 17:28:00
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