Palstic PalaceEmpty Space2025 - Elettronica, Breakbeat

Empty Spaceprecedenteprecedente

Un brano che esalta il suono del vuoto, attraverso un processo di costruzione e decostruzione dell'estetica sonora di rifermento.

Empty Spaceè il titolo del nuovo lavoro di Plastic Palace, progetto del musicista veronese Stefano Melchiori. Il brano può essere definito una soglia sonora, un corridoio di cemento e luce fredda in cui l’elettronica diventa architettura e la materia del suono si fa spazio abitabile.

Le radici affondano nel terreno umido dell’UK Garage e del breakbeat, ma la linfa che scorre è quella di una ricerca più profonda: Melchiori non cerca la superficie del ritmo, bensì la sua ombra. Le percussioni spezzate, i bassi viscerali, i riverberi metallici disegnano una mappa ipnotica, dove ogni battito sembra rimbalzare contro pareti invisibili. È musica che non teme il vuoto, anzi lo abita con eleganza chirurgica, costruendo un dialogo tra presenza e assenza, movimento e sospensione.

In Empty Space, il brutalismo non è solo un riferimento estetico, ma una poetica. I suoni sembrano provenire da edifici abbandonati, da stazioni sotterranee, da città che respirano cemento e nostalgia. Eppure, dentro questa geometria spigolosa, si nasconde un’anima danzante: i groove che emergono come ricordi deformati, portando calore umano dentro una struttura altrimenti glaciale.

Plastic Palace costruisce paesaggi sonori come spazi mentali: luoghi in cui perdersi non è un errore, ma una forma di conoscenza. Empty Space chiede di essere vissuto con le cuffie addosso e lo sguardo perso in un orizzonte urbano. È un brano che trasforma l’ascoltatore in un flâneur del suono, tra echi, frammenti e architetture interiori.

 

---
La recensione Empty Space di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-08 07:24:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia