Post Noir/Future Box INVISIBLE PAPER 2025 - Alternativo, Acustico, Post-Rock

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Un dialogo serrato tra chitarra e violoncello, in cui l'alt-rock degli anni ’90 si fonde con la delicatezza della musica da camera.

Cosa sarebbe successo se il celebre violoncellista Mstislav Rostropovič ed Elliott Smith si fossero incontrati e avessero deciso di registrare un album insieme? Una possibile risposta provano a darcela i Post Noir/Future Box con INVISIBLE PAPER, il loro disco d'esordio.

La prima prova sulla lunga distanza del duo nato dall’incontro tra i triestini Giacomo "Jack" Casile e Clara Di Giusto può essere infatti riassunta come un lavoro sospeso tra passato e presente, equamente diviso tra sacro e profano. Dodici tracce completamente strumentali che si reggono su un dialogo ininterrotto tra la natura brillante, incisiva e "popolare" della chitarra e la voce elegante, avvolgente e "colta" del violoncello.

La formula è semplice ma estremamente efficace. Casile, tra accordi e arpeggi della sua acustica (filtrata attraverso distorsori, flanger e altre lavorazioni timbriche), tesse un canovaccio sonoro che guarda all'alt-rock e all’indie folk di metà anni ’90. Un plateau strumentale su cui il violoncello di Di Giusto, che assume a tutti gli effetti il ruolo di voce protagonista, si districa a colpi di archetto lungo la mezz’ora abbondante in cui l’album si sviluppa. Il risultato è un disco che, nonostante la sua natura scarna, basata sostanzialmente sul suono di due soli elementi, appare estremamente elegante.

Partendo da radici solide, ben piantate nell'immediatezza del rock alternativo di fine secolo scorso, INVISIBLE PAPER si apre infatti alla raffinatezza della musica da camera, creando un gioco di contrasti davvero originale.

Estro ma anche duttilità. Questo disco può essere infatti ascoltato in maniera immersiva, lasciandosi avvolgere dai dialoghi tra chitarra e violoncello, ma anche come sottofondo sonoro, perfetto per momenti di lavoro e meditazione, grazie alla totale assenza di parole. Nessuna distrazione, solo un disteso e rilassante dialogo strumentale.

Un lavoro completamente estraneo a qualsiasi logica mainstream - l’album non è nemmeno presente su piattaforme come Spotify o Apple Music - che sottolinea la volontà dei Post Noir/Future Box di fare musica seguendo esclusivamente la propria sensibilità, senza vincoli, formule o compromessi di mercato. In poche parole, un disco libero di essere se stesso. Cosa che, di questi tempi, non è affatto da dare per scontata.

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La recensione INVISIBLE PAPER di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-19 00:15:29

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