LupoFiumeLeggenda ABRACADABRA 2025 - Pop

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Tra synth, chitarre e sogni salvifici, un disco di pop cangiante, in equilibrio tra cuore e mestiere

Nuova musica per LupoFiumeLeggenda, moniker dietro cui si cela il progetto artistico del cantautore parmense Nicolò Verti. A più di un anno di distanza da PAZZA, il musicista emiliano torna sulle pagine di Rockit con ABRACADABRA, il suo disco d’esordio prodotto da La Crème Records e distribuito da Virgin Music Group.

Undici tracce, per una mezz'ora abbondante di ascolto, in cui Verti esplora le diverse sfumature che può assumere un genere ampio come il pop: dall’indie di thegiornalistiana memoria (Occhi Pantera) a parentesi funk à la Bruno Mars (Così importante), passando per l’anima disco degli ultimi The Kolors (Ella) e il pop rock da classifica che, a seconda dei brani, strizza l’occhio ai Coldplay (Appesi alla luna) e alle Vibrazioni (L’età dell’oro).

Il risultato è un plateau sonoro solido e dinamico che, muovendosi con naturalezza tra strumenti analogici (chitarre, batteria, pianoforte, ecc.) ed elettronici (synth e sequencer), dona all'album una dimensione viva e cangiante, capace di evocare suggestioni che spaziano dagli anni ’80 fino alla scorsa decade, senza mai risultare eccessivamente nostalgiche.

Un'originalità e voglia di esplorazione musicale che, purtroppo, sul piano dei testi si affievolisce un po'. ABRACADABRA, come suggerito dal suo stesso titolo, si propone come una sorta di grimorio musicale, pensato per proteggere l’ascoltatore dal caos del mondo esterno. Un'idea senza dubbio suggestiva che però, nella stragrande maggioranza delle tracce, finisce per gravitare attorno allo stesso topos narrativo, basato su una figura femminile idealizzata, vista come presenza salvifica e totalizzante. Un immaginario sì coerente ma che, sulla lunga, appiattisce un po' la profondità del racconto.

Detto questo, ABRACADABRA resta comunque un ascolto piacevole, ben curato e valorizzato dall'ottimo lavoro in studio fatto da Emanuele Santona, producer del disco. A livello di vitalità e varietà di sfumature, il sound c'è e si sente. Basterebbe da parte di LupoFiumeLeggenda solo un po’ più di coraggio nell’esplorare temi e linguaggi nuovi, per fare quel decisivo passo in avanti verso la costruzione di un immaginario davvero personale.

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La recensione ABRACADABRA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-09 01:29:44

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