CASPIODIMMELO ADESSO2025 - Rock, Alternativo

DIMMELO ADESSOprecedenteprecedente

Se l'adolescenza è nostalgia, l'età adulta è disincanto. E il grunge le attraversa dagli anni 90 ad oggi

Un rock d'autore dolcemente veloce che abbraccia il pop senza snaturarsi o perdere identità, che si fa intimo per stendere un filo diretto e legarsi a chi ascolta, che sa essere cantautorale per poter raccontare una storia, per immortalare un'istantanea dell'adolescenza, per fermare la sensazione di una generazione che ha perso i suoi sogni in un punto preciso del viaggio, su un cubetto di porfido della propria città o forse tra le piastrelle di casa: "Cosa resterà, resterà di noi, adesso...".

Chitarre tonanti, suono potente, distorsioni all'occorrenza. Bastano due o tre strofe, un ritornello da cantare tutti in coro, uno special ben costruito e la capacità di confessarsi le insicurezze del futuro: "Maggio duemilaventisei, finestrini aperti e amici che ti chiedono 'chi sei?'".

Dimmelo adesso dei Caspio conferma la volontà della band triestina di essere indie, ovvero il più indipendente possibile nelle scelte e nel percorso, ma anche alternativa: al mercato, alle tendenze e pure al cosiddetto mainstream.

Il brano, firmato da Giorgio Di Gregorio sia per il testo sia per la musica, è inoltre un inno alla nostalgia e alla malinconia che forse attraversano chi è diventato adulto in questi tempi di incertezza cronica, di disillusione, di amaro disincanto. 

I Caspio si definiscono come "creature" degli anni ‘90: sono cresciuti "immersi nel grunge" nel Friuli Venezia Giulia e portano nel mondo la musica in cui credono, le emozioni che sentono e lo storytelling a cui tengono, senza dare peso né alle mode né ai trend. E fanno bene.

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La recensione DIMMELO ADESSO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-26 23:12:39

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