Alessandro Forte dimostra di avere determinate urgenze espressive, ma le veste di un contesto creativo dove invece i tempi si dilatano per apprezzare al meglio il disco nel suo complesso. Merito al far funzionare questo gioco di opposti.
Un album per raccogliere il proprio vissuto, provando a trovargli delle disposizioni meno confusionarie. Si potrebbe introdurre così il nuovo disco di Alessandro Forte, che firma "UN POSTO A CUI APPARTENGO" in collaborazione con la label Ohimeme.
Nelle dodici tracce che hanno visto la luce sul finire d'ottobre, infatti, sono condensate le emozioni eterogenee e sfaccettate di una fase delicata e piena di tumulti che ognuno si trova ad attraversare: il passaggio dai 20 ai 30 anni, con tutte le avventure e le vicissitudini che possono scaturirne. Nel mettere sul pentagramma queste forti spinte concettuali, l'artista di stanza ad Alessandria si affida a scelte creative dinamiche e a tratti imprevedibili; si parte dal pop, per sviluppare radici che invadono i perimetri del rock, dell'urban, spingendosi fino all'urgenza punk nel mettere in condivisione col proprio pubblico gli argomenti che trascinano i testi.
Concreto nel suo essere stratificato, "UN POSTO A CUI APPARTENGO" si dimostra un album lontano dalle dinamiche fast ormai imperanti nel music business. Rallentare, riascoltare, metabolizzare: queste le parole chiave utili a dischiudere tutta la forza di questa tracklist che è tanto personale quanto empatica.
Certe cose richiedono tempo, lo meritano e valgono l'attenzione riposta; in questo caso il merito è evidente.
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La recensione UN POSTO A CUI APPARTENGO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-11-26 13:24:46

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