Il collettivo milanese apre uno spiraglio all'interno del proprio disordinato hip hop, concentrando i casini dei loro vent'anni in un condensatissimo quarto d'ora di hip hop multiforme
"Su le mani se anche tu hai un problema con tutti"
Nella zona Nordest di Milano, lungo il corso del Naviglio della Martesana, c'è un anfiteatro. È uno di quelli spazi fondamentali dove incubare energie creative, tanto più in un momento in cui sembrano essercene sempre meno. Si chiama NAMA ed è qua che ha il suo quartier generale un collettivo tanto caotico quanto affascinante, in cui ci siamo imbattuti un po' per caso negli scorsi mesi e che aspettavamo di veder brillare, anche affidandoci al nome che questi 10 ragazzi - e già da questo numero improbabile per un gruppo si intuisce che non hanno granché interesse a seguire chissà che regola - si sono voluti appioppare: Prima Alba.
E allora eccoli, lungo una traiettoria cominciata con un reel di Instagram assolutamente anti-algoritmo (e, con ogni probabilità, senza volerlo), continuata con un live allo scorso MI AMI e che adesso arriva qui, al loro primo ep, dal titolo LA VITA IL GIOCO IL DESTINO. Scritto così, senza virgole, come se accompagnasse l'uscita di un qualche film ispirato a Dungeons and Dragons o una di quelle pagine motivazionali che postano citazioni di Dom Toretto come se fosse Kant. E invece è frutto dell'entropia di 10 teste - forse meno, forse più - che scapocciano l'una contro l'altra, andando a sbattere nelle incertezze e negli entusiasmi che solo l'avere 20 anni accompagna.
Attraverso le 7 tracce dell'ep, questo effetto salta fuori fin dal primo ascolto, con quella sorta di mix tra spaesamento e comfort che dà lo scrolling del proprio feed di Instagram. Si parte con Orme, che vede come produzione un incastro tra un rullante suonato con le spazzole e synth notturni, a tracciare una sorta di paesaggio nebbioso in cui ci stiamo appena inoltrando. Ma dopo appena un minuto e mezzo tutto cambia già, si arriva all'approccio old school di 3carte - c'è pure un rimando a Hit 'Em Up di 2Pac -, con il verso che trovate all'inizio della recensione a fare da hook generazionale, e così via avanti a mostrare un sound diverso per tutta la durata del disco, a mo' di Brockhampton di Viale Monza (e a cui auguriamo una fine ben diversa). Il tutto mentre i vari membri del collettivo si alternano al microfono, aprono uno spaccato della loro vita nella Milano nordest.
Ci sono tante idee, probabilmente troppe, in questo primo album dei Prima Alba. Ma soprattutto ci sono, assieme a un ottimo lavoro sulle strumentali - probabilmente grazie all'aiuto del loro padre putativo Machweo - e a un flow notevole. Il fatto è che c'è tanto da raccontare, ma ancora poco spazio e troppa fretta per farlo senza lasciarsi guidare da quel caos creativo che, al momento, è la loro arma più potente. Prendere o lasciare. E noi prendiamo volentieri.
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La recensione LA VITA IL GIOCO IL DESTINO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-12-19 11:04:00

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