Signor sì signore: 10 canzoni italiane che raccontano la naja

A un certo punto dalla cassetta delle lettere spuntava una cartolina, con l'invito a presentarsi alla visita di leva

28/08/2017 - 15:53 Scritto da Giuseppe Catani

Funzionava così: dalla buchetta all’improvviso spuntava una cartolina, nient’altro che un invito a recarsi a una visita, la cosiddetta visita militare. E tu, diciottenne pieno di ormoni e portatore sano di cromosomi X e Y, non vedevi l’ora di mostrare al mondo la tua prorompente mascolinità. Però poi, se tutto andava bene, di cartolina ne spedivano un’altra, di color rosa e molto meno rassicurante: dovevi partire per il servizio militare. Un anno (o anche più) perso, senza senso, di vera e propria regressione mentale, per di più lontano (quasi sempre) da casa e dagli affetti. Poi tutta questa grande bruttezza finì con una legge del 2004 e anche i cantanti la smisero di prendere di mira la naja. La playlist che segue è una parte di questo prezioso (ma anche no) patrimonio.

BLOODY RIOT – NAJA DE MERDA

“Non ho rubato, non ho ammazzato, dodici mesi m’hanno dato!”. In poche ma efficaci parole, tutto l’odio per il servizio militare, espresso senza troppi complimenti dai Bloody Riot, band hardcore di stanza a Roma, attiva negli anni ’80.

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SERGIO CAPUTO – CIMICI E BROMURO

Fingersi pazzo, un’idea come un’altra per scappare dalla caserma. Sergio Caputo, all’esordio su 33 giri, descrive una giornata alla neuro militare, tra suore in attesa di salvare anime, cimici in cerca di amici e bromuro stagliato minacciosamente all’orizzonte. Da ascoltare anche la robusta cover offerta tre anni or sono dai Fratelli di Soledad.

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REMIGIO DUCROS – SGAMBATA

Remigio Ducros si fa le ossa con Gli Idoli, band che accompagna Lucio Dalla, in studio e sul palco, fino agli albori degli anni ’70. Nel frattempo si dà da fare incidendo diverse sonorizzazioni e “Tempo di naja” è una di queste, del 1970, dal quale abbiamo scelto la funkeggiante “Sgambata”.

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LUCIO DALLA – QUAND’ERO SOLDATO

A proposito di Lucio Dalla, eccolo rimpiangere i tempi del militare, quando era “trattato bene, meglio di un Re, senza pagar mai una lira di tasca mia. Poi, con il ritorno a casa, cambia tutto: : “quando ero soldato vivevo tranquillo, ora son tanti a bombardare la vita mia”. Tratta da “1999”, il primo album del futuro cantautore bolognese, con testo di Sergio Bardotti e musica di Gian Franco Reverberi.

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LITFIBA – PRIMA GUARDIA

I Litfiba si concentrano sulle tante assurdità della leva obbligatoria, in particolare sul turno di guardia. Un uomo armato di fucile, che spesso non sa nemmeno dove si trova, pronto a respingere un nemico che non c’è: “Torri come pere, ma il nemico non esiste, esplode il nulla e resto solo a difendermi dal buio (…), un anno è un secolo, 365 croci”.

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CLAUDIO LOLLI – MORIRE DI LEVA (AD UN AMICO SICILIANO)

Tanti i ragazzi che si sono tolti la vita durante il servizio militare. Claudio Lolli descrive il suicidio di un amico nella triste “Morire di leva”, un attacco non solo alle gerarchie militari ma anche a quella vecchia, piccola borghesia spesso presente all’interno della poetica lolliana.

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NEGRITA – MILITARE

La grinta è quella giusta, anche se il testo (e ci sarà un perché) non è riuscito ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura: “Io al militare non ci voglio andare, cosa devo dire cosa devo fare? Lo voglio dire chiaramente, così magari qualcuno mi sente, lo so che è un tema ricorrente ma originale perché personalmente…”. Va bene, basta così.

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SANTO CALIFORNIA – TORNERÒ

Uno dei più grandi successi discografici del 1975, oltre un milione di copie vendute solo in Italia. La tragedia di due innamorati che per un anno non avranno la possibilità di pomiciare perché lui è lontano ed è costretto a indossare una mimetica. A 42 anni di distanza, non si riesce ancora a capire il perché di tanto orrore.

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SKIANTOS – RIFORMATO

Uno dei modi per evitare di perdere un anno (o più) di vita era cercare di essere scartati alla visita militare. “Riformato” descrive le sensazioni di chi riesce a svangarla: felicità allo stato puro. Peccato, però, non aver potuto vedere il riformato Freak Antoni tra le mura di una caserma: chissà quante e quali soddisfazioni avrebbe regalato al Ministero della Difesa!

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SUD SOUND SYSTEM – ARTICOLO 41

Il Decreto n. 108 del Presidente della Repubblica, emanato il 2 settembre 1985, elencava le imperfezioni e le infermità causa di non inidoneità al servizio militare. Nello specifico, l’articolo 41 prendeva in esame le sindromi neurotiche strutturate. Ecco: io sono pazzo, lasciatemi tornare a casa. Tanto basta ai Sud Sound System per rivolgere ai superiori una preghiera: Signor tenente, psicologo della mente, schedame demente!”.

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L'articolo Signor sì signore: 10 canzoni italiane che raccontano la naja di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2017-08-28 15:53:00

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