The Hormonauts - Studi di All Music - Milano, 13-05-2008

(The Hormonauts - Foto da internet)

Il 21 giugno uscirà "Spanish Homelette" il nuovo disco degli Hormonauts. La band di Andrew MacFarlane cambia le carte in tavola proponendo un album con sfumature elettroniche del tutto inedite e un formato decisamente particolare: un lettore mp3 a forma di musicassetta (funzionante anche nelle normali autoradio). L'intervista di Mario Panzeri.



Allora Andy, quinto album in quasi dieci anni per gli Hormonauts ed ecco l'imprevedibile svolta "Electrobilly": devo dire che al primo ascolto sono rimasto molto sorpreso, pensavo di avere sbagliato gruppo... Invece no, siete sempre voi che suonate su basi elettroniche.
Beh, costava meno produrre l'album così! Scherzi a parte, c'era la voglia di cambiare ancora. "Spanish Omelette" è il frutto di una collaborazione con il Dj londinese Kenny Diesel, anche lui da tempo nella famiglia dei Mutoid Waste Co. (collettivo di artisti e scultori post-industriali britannici di cui anche Andy fa parte, NdR). Sapevo che lavorava da anni a vari progetti tra dub, drum'n'bass e una certa elettronica d'ambiente e quindi non c'è voluto molto tempo per decidere di collaborare con lui.

E devo dire che siete riusciti a coniugare con tocco leggero e coinvolgente entusiasmo i due aspetti. Ma "Spanish Omelette" è forse un concept album? Te lo chiedo perchè c'è il suono di una slide guitar che ritorna spesso in alcuni pezzi.
No, non è un concept ma rispetto ai lavori precedenti che erano divertimento allo stato puro abbiamo scelto di fare qualcosa di più cinematografico e d'atmosfera, e ci sono addirittura un paio di pezzi in cui anch'io lascio poco spazio all'ironia (se conoscete Andy pare impossibile eppure è così, nella fattispecie accade con la potente "This Train" e nel battito notturno di "Insomniax", NdR). Abbiamo tuttavia cercato di "contrastare" la parte elettronica con tanto blues e un po' di country, quindi è per questo che ogni tanto ciclicamente riemerge quel feeling da "Frontiera" alla Hank Williams... Ringrazio Pinna (batterista della band, NdR) che ha stilato la scaletta dell'album: se ti è sembrato un concept vuol dire che ha fatto un ottimo lavoro con la sequenza dei brani!

A proposito di country, appena ho sentito il cantato in "Back Again" ho avuto un colpo: la tua voce è identica a quella Johhny Cash e per un attimo ho pensato ad un campionamento, è così?
In principio volevo accostare alla base del pezzo parte delle linee vocali di Cash di "Like The 309", l'ultima canzone scritta di suo pugno che trovi in "American V: A Hundred Highways". Ma più ci lavoravo e meno riuscivo a trovare un senso al mio scopo. Così ho lasciato perdere e deciso di ricantare tutto da capo, scrivendo un pezzo basato sui giochi di parole inglesi, praticamente intraducibile in senso compiuto per l'italiano. Comunque hai visto giusto, il mio tono di voce in "Back Again" è un sentito omaggio all'Uomo in Nero (e qui Andy improvvisa l'apertura del pezzo con un vocione baritonale veramente notevole, NdR).

L'album si chiude con la convulsa "Silver Line" e le tue ultime parole sono un "I'm home": quella frase vuole significare che vi sentite "a casa" anche maneggiando queste nuove sonorità elettroniche?
L'analisi è molto interessante ma forse hai esagerato un po' con l'ipotesi: "Silver Line" racconta di un viaggio carico di suspence su un malfamatissimo autobus che collega Londra a Glasgow, in un'atmosfera tesa un po' alla Trainspotting diciamo, e quel "I'm home" era più che altro la gioia di ritrovarsi sani e salvi a fine corsa! Però, tornando alla tua supposizione, devo dire che ci sentiamo a nostro agio con qualsiasi genere musicale, ascoltiamo di tutto, dai Soul Coughin al pop Anni Ottanta passando dal dub più urbano, insomma, le mia banana (naturalmente Andy si sta riferendo al suo ciuffo biondo fiammante, NdR) non deve trarre in inganno!

Dal vivo, come farete a riproporre il tutto? Basi pre-registrate oppure?
Conosci Mark di Giuseppe? Si fa chiamare "Lo Straniero", viene da Chicago ed è uno degli one man band più potenti e incredibili che abbia mai visto! Suonava per strada già anni fa durante il Ferrara Buskers Festival ...Sarà lui il quarto Hormonauta per il nuovo tour, sarà lui che avrà il gravoso compito di riprodurre con fiati, grancassa e quant'altro le basi. Non vediamo l'ora, sarà molto divertente.

In rete si trova una tua intervista in cui dichiari di aver ricevuto offerte "in campo cinematografico come controfigura di film porno, pronto a saltare dall'armadio al letto come Batman fa dai palazzi" ...La cosa mi incuriosisce molto perchè ripeti il concetto nella divertentissima marcetta per fisarmonica "Porno Stuntmant"!
Sì, la "rischiosa controfigura" dell'amante che si butta in soccorso della moglie triste e insoddisfatta mi ha sempre affascinato e fatto ridere allo stesso tempo... ma questo non farlo sapere alla mia ragazza! Stiamo preparando il video di "Porno Stuntman" che girerà presto solo su All Music, vedrai... Ma per non confondere le idee ti avviso che non sarà il primo singolo ufficiale, che stiamo invece scegliendo proprio in questi giorni.

A proposito di All Music, come valuti la partecipazione degli Hormonauts a "Lo Show Più Buono Che Ci Sia" condotto da Gip?
Con Gip è andato tutto molto bene. Le puntate dovrebbero essere trasmesse anche in estate e finalmente avrò un buon motivo per guardare la televisione, così imparerò a riconoscere un po' più di gente: pensa che una volta ho incontrato Vasco Rossi e non sapevo manco chi fosse, e quando ci siamo presentati sono rimasto sorpreso che facesse anche lui il cantante! Poi, ti svelo un segreto... Sara Bernabini che ha fatto i cori in "Just A Little Bit" era una delle concorrenti di "Operazione Trionfo" (per chi non se lo ricorda una sorta di "X-Factor", ma molto meno fortunato in termini di audience, NdR) e io, al solito, l'ho scoperto solo in seguito... Ed io che pensavo lavorasse solo in una pasticceria!

Tra l'altro “Just A Little Bit” inizia con un giro di basso che mi pare “Mongoloid” dei Devo...
No, anche in questo caso non si tratta di un sample, sai, con queste cose bisogna stare molto attenti. Probabilmente il giro ricalca qualche nota ma se ascolti la melodia è diversa. L'album è composto esclusivamente da materiale originale, niente cover, tutta roba nostra! Così anche la gente che ci ha sentito nominare solo per “Staying Alive” o “Tainted Love” potrà farsi un'opinione diversa e magari ricredersi su di noi.

In effetti le vostre cover più famose si sono rivelate un'arma a doppio taglio, penalizzandovi forse tra il pubblico più intellettuale o erudito in ambito di rock'n'roll. Al di là della vostra indiscutibile padronanza nel maneggiare il genere, ritengo "Spanish Omelette" il vostro album più sperimentale ma allo stesso tempo più riuscito.
Mi fa piacere che tu pensi che sia il nostro lavoro migliore, ma la verità è che la “svolta elettronica” che ti ha tanto colpito non intacca la vera sostanza degli Hormonauts! Siamo una “heavy metal band Anni Cinquanta” e come tale continuiamo il nostro percorso: sai, proprio oggi riascoltavo i nostri primi album trovandoli ancora molto belli... Il nostro spirito non è cambiato.

"Spanish Omelette" uscirà in Cd accompagnato da un lettore mp3 a forma di cassetta che, oltre a contenere i file del nuovo disco su scheda SD, sarà utilizzabile in qualunque mangianastri o autoradio... A chi è venuta l'idea?
Era un pomeriggio piovoso e ci stavamo interrogando sul perchè la gente comprasse sempre meno dischi... Scherzi a parte, visto che nell'album cerchiamo di contrastare l'elettronica con il blues, abbiamo deciso di trovare un formato moderno ma allo stesso retrò per presentare il "prodotto".... "Prodotto" è una brutta espressione però, perchè alla fine stiamo parlando di musica... Anzi di ottima musica!

Uscirà in edizione limitata?
Sì, nel senso che quando le copie saranno esaurite ne stamperemo naturalmente molte altre ancora! Tra l'altro il kit avrà anche una copertina che si potrà ritagliare, proprio come nelle cassette di una volta.

Hai voglia di fare un bilancio dell'esperienza Hormonauts durante tutti questi anni?

In che senso? (Andy sembra non capire o “non voler capire” la domanda, NdR). Intendi da quando ho iniziato a suonare per strada fino ad oggi?

Sì, se ti va...
Sono molto soddisfatto!

Va bene... Grazie Andy, ti lascio andare a pranzare, buone registrazioni... Ci si vede al MI AMI allora...
Ah, e quando parti per la Florida?

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L'articolo The Hormonauts - Studi di All Music - Milano, 13-05-2008 di Mario Panzeri è apparso su Rockit.it il 2008-05-26 00:00:00

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