Antonio Rasi Caldogno racconta un suo scatto a Jukka Reverberi

Il fotografo Antonio Rasi Caldogno racconta com'è nato questo suo bellissimo scatto a Jukka Reverberi

- Jukka Reverberi in uno scatto di Antonio Rasi Caldogno

Da sempre musica, fotografia e racconto si sono mescolate e unite dando vita a storie bellissime e preziose. Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che vi propone uno scatto dei grandi della fotografia musicale italiana, raccontato dalla prospettiva del suo autore. A parlare oggi è Antonio Rasi Caldogno, che attraverso un bellissimo ritratto a Jukka Reverberi ci ha raccontato la sua visione della fotografia.

Ho scattato la foto poco dopo la conclusione del soundcheck di Spartiti (progetto in duo di Max Collini e Jukka Reverberi, nda) a Spazio Aereo, Venezia. Questa è un'altra cosa rispetto a tutta la fotografia che faccio. Hai mai visto "Ratatouille"? La fine di quel film per me è la fotografia. Tu vedi una fotografia e pam! Torni lì. Però ho anche un altro lato, che ho tenuto in grande considerazione per buona parte della mia vita. Più tenebroso. E quello è il mio lato per fare le foto qui. E viene tutto fuori, soprattutto in certi tipi di ritratti. Dipende da cosa mi dà la gente, è chiaro che per un certo tipo di musica arriva un certo tipo di foto. Per il resto, scattare una fotografia è la cosa più facile del mondo, se ti lasciano farlo. Io cerco di "essere io" il meno possibile. Scompaio. Cerco di farmi gli affari miei. C’è un grande fotografo, Anton Corbijn. Per me è il fotografo più bravo del mondo. I musicisti fotografati da lui, la prima volta che vedono la fotografia, dicono che un giorno vogliono diventare come si vedono in quella foto. Per me è la cosa più bella in assoluto. Ed è la mia idea di fotografia di musica. Non saprei però spiegarti perché io abbia scattato una data fotografia. Penso di fotografare in base alla musica che ascolto, a come suono la batteria, ai libri che mi piacciono. La fotografia mi ha aiutato a scoprire di avere mille sfaccettature. La cosa migliore è quando non sai spiegare com'è venuta una foto. Quando succede quella cosa in cui salta tutto, vengono le cose più belle. Non sai spiegarlo. Penso sia una cosa che vale dappertutto. Un musicista, come fa a spiegare la sua musica?

Antonio Rasi Caldogno

 

 

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L'articolo Antonio Rasi Caldogno racconta un suo scatto a Jukka Reverberi di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2017-03-20 10:56:00

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