Bob Corn: "torniamo a far vivere il Barchessone Vecchio"

L'iniziativa "Ho dipinto il Barchessone", lanciata dal cantautore emiliano, è una raccolta fondi per risarcire il comune di Mirandola degli "atti di vandalismo" sull'edificio simbolo di San Martino Spino, paese di Bob. Una grande festa con tanta musica per tornare a parlare del Barchessone

C’è un paesino in provincia di Modena che si chiama San Martino Spino, frazione di Mirandola. Tra gli abitanti di questo piccolo centro c’è anche il cantautore folk Tiziano Sgarbi, noto con lo pseudonimo di Bob Corn. A San Martino Spino c'è un edificio chiamato il Barchessone Vecchio, stabile costruito nel 1824 per l’allevamento dei cavalli e diventato ormai il simbolo del paese. Dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012, Bob Corn ha commissionato un murales sul Barchessone, rovinato dal sisma e abbandonato a se stesso, nel 2014. Ora, a distanza di sei anni, il comune ha terminato la ristrutturazione del Barchessone e ha multato Bob per “atti di vandalismo”. Il quale, invece di darsi per vinto, ha deciso di rianimare il Barchessone con un evento che si terrà oggi, 9 agosto, chiamato Ho dipinto il Barchessone, con tanti musicisti locali pronti a esibirsi e una raccolta fondi volta a coprire la somma che il cantautore emiliano deve al comune di Mirandola.

Il Barchessone Vecchio
Il Barchessone Vecchio

"Sapevo bene cosa andavo a intaccare e non mi sarei mai permesso di farlo se fosse stato intero, anzi, avrei litigato con chiunque avesse toccato il Barchessone", ci ha detto Bob. "Lo vedevo abbandonato a se stesso, l’avrebbero comunque dovuto ristrutturare quindi non pensavo di fare niente di male". Invece, la cosa non è piaciuta a tutti. "Metà delle persone avevano apprezzato e pensavano fosse una bella iniziativa, l’altra metà invece era indignata. La proprietà voleva che ammettessi la mia responsabilità e l’eventuale copertura dei danni, così da ritirare la denuncia. Messo di fronte a cose così non mi tiro indietro, credo davvero in quello che ho fatto quindi mi sono assunto le mie responsabilità".

I lavori della ristrutturazione sono terminati nel 2018 e ora il murales non c'è più, ma la richiesta del risarcimento dei danni è comunque arrivata. "Speravo che il comune, che doveva sostenere dei costi di ristrutturazione di oltre 300'000 euro, potesse lasciar perdere quei 5'800 in cui avevano quantificato il mio danno. Io non so se è la lungaggine della burocrazia o è questa giunta, diversa dalla precedente, che ha ritirato fuori la polemica, sta di fatto che devo pagare", ci ha raccontato Bob Corn, senza però perdersi d’animo.

"Al di là della raccolta fondi, a me piace sempre l’aggregazione, quindi abbiamo voluto fare una cosa fisica: abbiamo organizzato dei concerti e un incontro con Pietro Rivasi e Simone Ferrarini, esperti di arte urbane, sul rapporto conflittuale tra la street art e le istituzioni. Le band che suonano sono tutti gruppi della zona che si sono prestati per la causa. Poi partirà un crowdfunding in rete, ma per me era importante fare qualcosa dal vivo". Prebelic White Dress, Nadsat, Gres, Ctrl + Z, Tacobellas, the Procrastinators, Pyramiden: questi i musicisti che hanno voluto dare il loro appoggio a Bob Corn e che suoneranno stasera.

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L’evento si terrà a partire dalle 17 alla sede di Mani Tese di Finale Emilia, organizzazione con cui Bob Corn collabora e che ha contribuito attivamente alla realizzazione di questo evento. "Torniamo in un qualche a far vivere il Barchessone: adesso è completato, sono tornati a farci attività, noi vogliamo dargli anche una buona visibilità. Poi magari più avanti ne faremo un altro per comunicare come sta andando la situazione, stiamo pensando di realizzare un dipinto lì a Mani Tese ma non volevamo fare tutto subito, quindi procediamo con calma".

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L'articolo Bob Corn: "torniamo a far vivere il Barchessone Vecchio" di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2020-08-09 09:33:00

Tag: concerti

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