"Una casa stregata" presenta una tecnica e una visione musicale di stampo pop che lascia presagire interessanti sviluppi. Da ascoltare.
Una casa stregata assomiglia ad un Canzoniere moderno; non è un disco ma una collezione di brani dal forte senso narrativo. Il tema della perdita gioca a carte con l’ironia e l’aria rilassata di chi prende la vita sul serio, ma non troppo. Testi consapevoli, uniti a ricerca stilistica multidisciplinare, solleticano suggestioni pop e cantautoriali che rivendicano una precisa identità. Nulla è lasciato al caso, e si sente. Come si avverte che la band ha accumulato argomenti ed esperienza sufficienti per realizzare un disco leggero e profondo da non poter passare inosservato. Quindi, ascoltiamolo insieme.
Non vi sembra che “Ciclisti” mantenga un costante livello di tensione melodica tra decongestioni pop e maturità cantautoriale? Il pezzo, godibilissimo, va dritto al cuore del tempo che passa, in cui due anime, ormai estranee, si ritrovano a fumare “dietro una finestra dove non si vede neanche il mare…ma solo ciclisti che vagano sulla statale”. La percezione della distanza che separa gli individui è anche in “Un letto stretto per due” dove l’altro rappresenta una “casa stregata”, una vita trascorsa, una crepa sul muro che non si sa riparare. Allora la sedia rimane sempre in bilico, alla ricerca del proprio equilibrio ("La sedia in bilico"); dunque, come si fa a guarire dai ricordi? Diverse le possibilità: trovare “Un posto per nascondersi” e in cui perdersi; lasciarsi incantare dall’imprevedibilità delle cose (“Guardi le cose”); vivere senza ricordi per riscoprire il peso della gravità (“L’uomo senza ricordi”). Interessantissime le ultime tracce che donano libertà d’azione alla forza delle parole, tra intagli pop come solchi d’impatto immediato.
Una casa stregata presenta una tecnica e una visione musicale ben a fuoco che lascia presagire interessanti sviluppi.
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La recensione Una casa stregata di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-16 22:41:00
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