Braglei Dago 2019 - Acustico, Rock d'autore

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Un po' Mannarino (ma anche Capossela) un po' canzoni da "chitarra&spiaggia": il pop è semplice con Braglei

BRAGLEI,nuovo progetto di Gabriele Paparella, è l'unione di stili e influenze da un lato contrapposte e dall'altro perfettamente aderenti le une sulle altre. Infatti c'è, e c'è tanto, Mannarino nel modo di comporre e cantare le canzoni di BRAGLEI, come si comprende bene in "Lei", la seconda traccia (ma c'è anche un'eco, molto distante, di Capossela) ma c'è anche l'immediatezza del ragazzo che, quando viene il tramonto e il caldo inizia un pochetto a cessare, sulla spiaggia tira fuori la chitarra e si mette a cantare. E, tra i due poli, questo, anche se sempre un po' troppo semplicistico, è quello che preferiamo. Infatti BRAGLEI è un cantautore che fa dell'immediatezza, della sua natura eminentemente pop, la sua cifra caratteristica migliore: quando invece vuole seguire qualche modello, ecco che lì si perde. Perciò abbiamo apprezzato particolarmente "Ovest", la sesta traccia, perché è quella che, a nostro giudizio, maggiormente "racconta" qualcosa di Paparella, con una natura un po' western, un po' blues di grande impatto e fascino, sempre però con quella scrittura di "pop immediato" di cui vi dicevamo prima. Insomma "Dago" non sarà certo l'album della vita ma è un buon lavoro che, specie quando vuole prendersi dei rischi e seguire la "sua" strada, si lascia ascoltare più e più volte.

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La recensione Dago di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-29 08:26:47

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