VESP Notti come Vesp 2020 - Cantautoriale, Pop, Folk

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"Notti come Vesp" è un disco avvolgente dominato dalla chitarra acustica e da una voce docile e irrefrenabile

Chi ha paura che il futuro uccida l’artigianato discografico, quello “handmade” di voce e chitarra, essenziale, spoglio, scarno? Resisteranno quegli artisti che raccontano la loro musica tiepidamente e che arrivano al pubblico sottovoce, promuovendo progetti per piccole produzioni? Vesp è un progetto e il nome di un’artista che si fa portavoce di una interessante riflessione femminile nel mondo della canzone folk-pop; come se il suo album fosse un insieme di lettere scritte e mai spedite volto a misurare, con il metro dell’emotività, lo spazio che separa un essere umano dall’altro. “Notti come Vesp” è un disco personale, avvolgente, ma non bellissimo, dominato da una chitarra acustica sporcata da una voce docile e irrefrenabile.

Riflessione ma senza deprimere l’istinto, sofferenza sublimata in musica è “Sabbia”, una intro strumentale che anticipa “Alieno” dove Vesp affonda le mani nelle proprie insicurezze e in quelle dell’altro per comprenderlo alieno da sé. “Valentina” denuda la sua anima delicata e fragile tra le note asciutte di questo pezzo, mentre la “Ragazza splendente” racconta la storia di una felicità mancata. “Madonna in Vesp” continua a lacrimare lungo le strane vie dell’amore, lo stesso complicato sentimento che odia e ama quando non sa amare in “La solitudine del ghiaccio”. A metà disco il suono di Vesp appare riconoscibilissimo: diretto nella volontà di riprodurre la vita vera, genuino per immediatezza e grazia. “Stupida tenerezza” stupisce per ordinaria intensità, “Perimetri” per il suo sguardo lucido sulle relazioni sentimentali e “Nuova caledonia” che manda alla deriva tutte le finte certezze di cui ci nutriamo.

Vesp racconta che la sua musica nasce nelle gole della notte ma che c’è anche tanta luce a invadere il mondo. Questo progetto segna un buon esordio ma deve crescere nel tempo. Tanto vale non fuggire e rimanere in ascolto perché la realtà è più interessante comprenderla nelle canzoni, quando hanno qualcosa da dire.

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La recensione Notti come Vesp di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-17 20:57:42

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