L'esordio solista di Francesco Bacci, gia chitarrista degli Ex-Otago, è un ep di elettronica schematica ed emotivamente liquida, insofferente.
Lowtopic è il nome del nuovo progetto solista di Francesco Bacci, chitarrista -e non solo- degli Ex-Otago del nuovo corso, da In capo al mondo in poi, per intenderci. Si tratta, molto brevemente, di un progetto di elettronica. Nulla di nuovo o di sconvolgente, semplicemente molto ben fatto, schematico e triangolare.
Si chiama Maria questo ep d'esordio, come la figlia di Francesco. Tre tracce per un quarto d'ora scarso di durata, ma tanta passione. Può sembrare una dedica tra le righe, o meglio tra le note. Una dedica da leggere nel futuro, dato che tutto è proiettato in avanti: la natura conscious dei pezzi, il loro crescendo costante che non si infrange mai in una vera esplosione, ma non per questo non lascia un segno. Uno sviluppo ben chiaro si dispiega mano a mano che si procede nell'ascolto; mano a mano che ci si interroga sui significati dei titoli, probabilmente troppo personali per essere compresi appieno. Perchè se Quarantined fa quasi sicuramente riferimento allo stato di isolamento a cui l'ultimo anno ci ha costretti, non si capisce l'appiglio concettuale che collega il brano d'apertura con la salsa di melanzane turca -Baba Ganoush. E va bene così. Questa cripticità ci chiama in causa, ci fa attivare e sbloccare durante l'ascolto, ingarbugliati nelle maglie e nei ripiegamenti del suono.
Ascoltare Maria significa muoversi in un panorama emotivo molto liquido, sciolto in uno strano flusso di insofferenza. Il sound -curato insieme a Emilio Pozzolini- è volutamente imperfetto; lascia da parte la trasparenza, spesso sinonimo di freddezza, per essere lavorato a grumi, in una sovrapposizione di tracce e loop molto stratificata. Ma sul finale arriva una distensione, insperata, che dirada la preoccupazione che stava montando. Bai, la traccia di chiusura, nonostante l'incessante cassa dritta, chiude i giochi con una voce femminile rarefatta, che sa di dream pop. I minuti trascorsi sono pochi, ma si ha addosso un senso di intorpidimento; nonostante la natura ordinaria della struttura, l'ascolto ci fa scomodare, per l'intensità che trasporta con sè.
Con Maria Lowtopic ha fissato sul terreno i paletti entro cui spaziare, e sopra cui trascendere.
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La recensione Maria EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-15 14:00:00
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