Six Minute War Madness Full fathom six 2000 - Rock, Noise, Indie

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E così i Six Minute War Madness arrivano a 3: dopo l’esordio omonimo di 4 anni fa e il successivo “Il vuoto elettrico” che seguiva dopo un anno, è da due mesi circa che il loro terzo lavoro è nei negozi. E se 3 è il numero perfetto, questo “Full fathom six” è sicuramente IL disco dell’ensemble milanese, senza ombra di dubbio: poco meno di un’ora per elaborare un suono assolutamente personale e devastante.

Non che il sestetto sposti il baricentro del proprio sound, ma ha avuto sicuramente il pregio di partorire 16 episodi sospesi tra il noise e il post-rock senza farsi condizionare dai modelli ‘esteri’ tanto acclamati dalle riviste italiane. Sì, perché gli inserti chitarristici di Iriondo e Cantù hanno trovato un perfetto equilibrio nella gestione del rumore, sicché è difficile trovare punti deboli in quest’opera.

Già Gli incubi, traccia d’apertura, colpisce per la sua ‘linearità’ che riconduce ad esperienze tipiche della Chicago di fine anni ’90 (e non sarà l’unica), ma sia Uomini cattivi non ho più l’età per lasciarli vivi che la successiva Full fathom six ci riportano all’idea che ci eravamo fatti in questi anni della musica dei SMWM, anche se non completamente, visto che il ‘muro del suono’ non sembra più così granitico come poteva esserlo fino a qualche tempo fa. Pur affermando questo non stiamo certo dicendo che la band sia passata al pop (e lungi dal pensarlo); stiamo invece constatando che i nostri sono in cerca di nuove strade collaterali al noise (Un filo di vita) e per far questo spostano ulteriormente i confini della ricerca sonora (splendido è l’affresco musicale di VI Moravia, interminabile canzone che sintetizza al meglio i nuovi percorsi battuti), toccando anche i ‘lidi’ dell’hard-core (Prima noia).

Un plauso alla prova del vocalist F. Ciappini, ottimo interprete per una ricetta che definire ‘italiana’ sembra un miracolo, sia per i suoni che per tutti i procedimenti relativi alla realizzazione e al mixaggio - quest’ultimo ad opera dello zoccolo ‘rumorista’ della band che si fa chiamare A Short Apnea - dell’album.

Perciò facciamone tesoro il più possibile.

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La recensione Full fathom six di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-10 00:00:00

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