N.A.N.O. Mondo/Madre 2007 - Cantautoriale, Pop, Elettronica

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“Mondo/Madre” è un disco un po’ presuntuoso. Emanuele Lapiana – ex dei C|O|D, compagine trentina di cui non si hanno più notizie ormai dalla classe di “Preparativi per la fine” - ha tante idee da sbrogliare. I testi marciano piuttosto diritti e compatti, girovagano nel disincanto del sistema. Nell’alienazione del post-moderno (“Rotella”). Nel grigiore delle città. Nei portelloni degli Airbus 321. Aspetti urbani a tratti tetri bilanciati, però, dall’amore e dalle tinte tenui e tenere ad esso riservate. Ne escono canzoni sensate e dignitose, rotonde (la ballata “Scaraventa cielo” o “Alienostro”, per esempio). Tutto, però, suona un po’ troppo vecchio. E come tale, abbastanza improvvido sotto il profilo strettamente musicale. Gli arrangiamenti – con questa elettronica che puzza troppo di Mac – a tratti non riescono a scaldare l’atmosfera, già di suo molto esile e rilassata. Fanno l’effetto di un ferro da stiro freddo a pelle, nonostante gli intarsi acustici. Anche se i testi e la voce di Lapiana – vera protagonista del disco - tentano di sostenerli (“Soho”). Diciamo che “Mondo/Madre” racchiude tutti i pregi e tutti i difetti di un disco abbozzato e strutturato su un computer scendendo e salendo da aerei che ti portano ai quattro cardini del pianeta. Tanti spunti, un respiro allargato, idee stuzzicanti da una parte. Poco approfondimento e sviluppo, dall’altra. E poi i suoni: campioni ed effetti che, francamente, mancano di rotondità, di novità, di freschezza. Suona (ahimé, perché le basi ci sono tutte) incompleto. Ecco tutto.

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La recensione Mondo/Madre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-14 00:00:00

COMMENTI (9)

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  • heavyhorse 16 anni fa Rispondi

    Ottimo disco. la bellezza del booklet è un valore aggiunto
    e dal vivo Lele è ancora grandissimo



  • tecnososp 16 anni fa Rispondi

    Bello il disco del N.A.N.O.!

    E poi il Mac ha un buon odore.

  • pseudo 16 anni fa Rispondi

    Mi pare di aver riconosciuto una certa profondità di testi e parole, alcuni spunti, uno sforzo antiretorico.
    Ma musicalmente, il disco mi ha dato davvero molto poco.
    2+2="suona incompleto".

  • enver 16 anni fa Rispondi

    di testi, di pensiero, di perché. e sì, anche di musica, o meglio di scansione delle parole (più importanti del suono almeno qua) su di essa. come in "I da li" o nel finale di "Canzone di cemento armato"

  • quid 16 anni fa Rispondi

    mi accodo. disco sempre in bilico tra la carezza e lo schiaffo. e davvero pieno di senso.

  • pseudo 16 anni fa Rispondi

    Enver, parliamo di booklet o di musica?

  • bottlebaky 16 anni fa Rispondi

    Davvero un ottimo disco...

  • re 16 anni fa Rispondi

    anche a me questo disco piaciucchia parecchio... anche se non ho il booklet :)


    (Messaggio editato da re il 14/02/2008 14:37:49)

  • enver 16 anni fa Rispondi

    dissento profondamente. E' un gran disco, pieno di temi, di suggestioni, con un booklet gonfio e curatissimo che ne ispira l'acquisto. Le prime pagine, con la cronaca dell'aborto mancato (proprio mentre quell'aborto di Ferrara sciacalleggia), sono memorabili. "Canzone di cemento armato" e "I da li", per esempio, nel secondo disco dei c|o|d non c'erano. E nemmeno le "Madrid". Lo stesso giro del mondo, fonte dei brani, non è da sottovalutare. Bravo Lele.