Pie (EP)

Pie (EP)

Acid Brew

2019 - Lo-Fi, Psichedelia, Pop rock

Descrizione

"Pie", il nuovo EP firmato Acid Brew, vede la partnership con Classic Rock Magazine Italia e Materiali Musicali, ed è un altro piccolo tassello nella discografia del progetto fondato nel 2009 dal cantautore bergamasco Francesco Locatelli aka Ceco Frenz.
Tre brani nuovi di zecca, poco più di 10 minuti di musica, tuttavia questo fugace EP rappresenta una svolta importante per il progetto, sia da un punto di vista sonoro che strutturale. Da un anno a questa parte infatti alcuni dei membri della formazione originale hanno preso strade diverse, così tutte le tracce del nuovo lavoro sono state interamente scritte da Francesco, che per gli arrangiamenti e le registrazioni si è avvalso della collaborazione con il musicista e produttore Francesco Roncalli. I due hanno poi coinvolto per le sessioni in studio altri giovani musicisti come Emanuele Coppo (basso e chitarre), Daniele Afkham (tastiere). Anche se non mancano i brani in cui "i due Franceschi" hanno suonato quasi tutti gli strumenti presenti. Il mastering è stato invece curato da David Paysden aka Dave Tendo, già frontman della band "anglo-bergamasca" Vanarin. Dal punto di vista stilistico e sonoro troviamo in "Pie" una decisa virata verso suoni e stili decisamente più contemporanei. Nel singolo di lancio "Through the Night" abbiamo un groove ipnotico e ripetitivo sul quale si appoggiano chitarre riverberate e una voce leggera e sognante, la traccia numero due intitolata "I Will Write" è una sorta di ballad psichedelica in cui i sintetizzatori dialogano con il resto degli strumenti per condurre l'ascoltatore fino alla fine del viaggio in cui è la voce a prendersi l'ultimo saluto. Il tutto si chiude con il brano "Closing my Eyes", un elegantissimo funk dove la chitarra si riprende il giusto spazio, intervallata dalle voci in falsetto che strizzano l'occhio agli artisti Motown degli anni d'oro.
Tre brani per certi aspetti diversi fra loro, che rappresentano tuttavia i tre strati di questa "torta sonora", nella quale la matrice rock-blues dei dischi precedenti lascia spazio a sonorità pop e psichedeliche, senza però abbandonare quel gusto per la musica che fu nei decenni passati, in particolare gli anni '60 e '70.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia