VECCHIA BIRO

VECCHIA BIRO

Antonio Agnello

2017 - Cantautoriale, Jazz, Indie

Descrizione

Ironico e riflessivo, spensierato ma terribilmente serio. VECCHIA BIRO (Isola Tobia Label), il primo album del cantautore e chitarrista siciliano ANTONIO AGNELLO, nasce all’insegna dei contrasti (e 'Contrasti' non a caso è il titolo del brano che apre l'album). Un intreccio di generi musicali attraversano il disco - classica, pop, blues, jazz, bossa nova, tango, swing, etnico popolare – regalando all’ascoltatore un sound mai monotono, a tratti piacevolmente retrò, il cui filo conduttore è sicuramente la chitarra. E’ il risultato di uno studio che mira alla ricerca di nuove dinamiche musicali, di uno stile personale che non vuole in alcun modo strizzare l’occhio alle tendenze omologate.
Dieci tracce in tutto (una strumentale) per un album autobiografico, ma non autoreferenziale, che prende spunto dalla vita dell’autore per raccontare la vita di tutti. Più meditativo di quanto possa apparire al primo ascolto.
C’è anche una ghost track: non un brano qualsiasi, ma proprio quello che dà il titolo all’album.
I BRANI TRACCIA PER TRACCIA
1) CONTRASTI
I contrasti, come il bene e il male, sono legati alla nostra esistenza perché l’universo stesso si fonda su “l'equilibrio degli opposti [T.Terzani]”. Così, in questo brano, anche la musica e l'approccio strumentale è fondamentalmente stato concepito per rendere al meglio questo concetto.
2) FUMARE UCCIDE
Fumare o non fumare è solo un gioco della mente, è lei che comanda. E' la riflessione che guida questo brano che è anche il primo singolo dell’album. Una divertente ballata dai toni teatrali: nessun moralismo, solo un pensiero sulla capacità di scegliere.Sui pacchetti di sigarette campeggia la scritta IL FUMO UCCIDE; accompagna le foto “terroristiche” che ogni tabagista cerca di coprire per non doversi mettere in discussione. Ma più che il fumo, ribadisce Agnello, è proprio il gesto del FUMARE, il vizio, l'abitudine, la dipendenza, che UCCIDE la libertà di scelta di un individuo.
3) I MEDITERRONEI
“La parola, sentita tempo addietro di sfuggita da un ragazzo, mi rimase impressa per l'ironia”. Per come è stata interpretata, non è intesa come un’elegante alternativa al termine “terroni” (se pur in una strofa del brano si parla anche di questo) ma è legata al senso di appartenenza alle proprie origini, anche conoscendo bene e riconoscendo i mali che affliggono quella terra.
4) MESTIERI IN ESTINZIONE
Società in evoluzione, mestieri che cambiano e addirittura spariscono. E’ un sintomo del progresso. Tutto bene fino a quando a rischiare di estinguersi sono anche i mestieri legati alla nostra sopravvivenza. Il panettiere ad esempio.
5) PRELUDIO
Brano strumentale nato per “Chitarra ironica”: doveva esserne l’introduzione, scritta di getto la sera prima della registrazione. E' venuto fuori un brano di grande personalità che ha poi conquistato un proprio posto nella track list del disco.
6) CHITARRA IRONICA
E' una delle prime canzoni di Antonio Agnello, quando era “ancora troppo vestito da chitarrista”. Una chitarra ironica, scherzosa, molto ritmica e estrosa. Una chitarra che non vuole solo accompagnare ma lasciare la firma. Come forse farà in tutte le altre canzoni dell'album.
7) INFINITI PETALI
Una divertente dichiarazione d’amore anni Cinquanta a Margherita. Un fiore che si spoglia di infiniti petali come nel gioco m'ama-non m'ama.
8) DIPINTO ROSSO
Un dipinto rosso che descrive un primo incontro. Un colpo di fulmine. Al passaggio di una creatura “di vermiglio vestita” (come scriveva Giovanni Boccaccio) tutto si dipinse dello stesso colore...
9) QUARTIERE MIAO
E se i gatti d’appartamento potessero essere liberi? Vivere, essere felici e innamorarsi in un quartiere fatto su misura per loro? 'Quartiere miao' è una canzone pensata per i bambini ma anche per adulti più fantasiosi.
10) L'IMMAGINE DEI TEMPI
Il presente è incerto, insicuro, pieno di domande. Quasi rimpiange il passato. Ma ci sarà sempre un domani. Nonostante gli eterni dilemmi dell’uomo.

Credits

Prodotto da Antonio Agnello
Registrazioni: Fourth Mile Studio (Roma) – Mordente Recording Studio (track 10) Mastering: Daniele Sinigallia presso Gli Artigiani Studio (Roma)
Testi, musica e arrangiamenti di Antonio Agnello.
Per i suggerimenti e la collaborazione artistica un particolare ringraziamento a Luigi Lo Curzio e Simone Martino.
Nomi musicisti e strumenti:
Antonio Agnello: Voice – Vocals – Kazoo (track 9) – Guitars (Godin Acs-Sa: tracks 2, 6; Classica Di Lernia: t. 3, 6, 10; Ibanez Vintage V100C: t.1, 4, 6, 7; Ibanez AF125NT: t.8, 9; Zen Strato: t.4, 5, 6, 7 - Ampli: Peavy Delta Blues) – Mandolin (track 3);
Simone Martino: Percussion kit (all tracks), Kaval (track 3);
Luigi Lo Curzio: Double Bass (tracks 2, 4, 6, 7, 8, 9, 10);
Paolo Benelli: Double Bass (tracks 1, 3);
Tindaro Raffaele: Piano (tracks 2, 4, 7, 8, 9);
Lorenzo Perracino: Sax Sop, Alto, Ten, Bar (tracks 1, 2, 4, 7, 8, 9);
Giovanni Todaro: Trumpet (tracks 2, 4, 7, 8, 9);
Michele Fortunato:Trombone (tracks 2, 4, 7, 9);
Andrea De Martino: Violins (tracks 1, 2, 3, 6, 7, 9);
Roberta Rosato: Viola (tracks 1, 2, 3);
Fabrizia Pandimiglio: Cello (tracks 2, 3).
Disegni e Grafica (artwork): Marco Mammana
Foto: Margherita Biondo
Ufficio Stampa: Strategie di Comunicazione di Daniela Esposito [strategie.de@gmail.com]
Etichetta: Isola Tobia Label di Carlo Mercadante [isolatobialabel@gmail. com]

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