Elisha In The Chamber On The Wall

CONCEPT ALBUM ACUSTICO
Quest’opera ha a che fare con il tempo. Il tempo scandisce la sua durata. Ma essa stessa
ha scandito, domato, piegato il tempo a se stessa. Allungandolo secondo le necessità
della sua genesi, pretendendo e prendendosi il suo tempo. I brani che la compongono
hanno rigide durate simboliche; ma hanno soprattutto avuto tempo, molto tempo per
vedere la luce. Il tempo ch’è stato necessario all’edificazione di questo tempio è
paragonabile a quello di intere carriere artistiche (2004-2019). Forse perché nessun
tempio si costruisce in un mese o in un anno. Forse perché il vero tempio (ch’è l’anima
di ognuno) ha un tempo eterno. Forse perché colui che disse di poter distruggere e
ricostruire in tre giorni un tempio, parlava pur sempre dall’eternità.
Quest’opera, che ha a che fare con l’eterno, per questo ha anche a che fare con tempi,
suoni, melodie, timbri, significati non più nostri, di noi uomini di oggi. Quest’opera
riporta al nostro orecchio atmosfere d’altri luoghi e di altri tempi: luoghi e tempi
nebbiosi; luoghi del nord e tempi del passato.
Quest’opera ha a che fare con un tempo universale in cui il presente è contemplato
come tempo rinnovato, di risveglio, di ricerca interiore.