"Vocazioni" è il primo album ufficiale dei Ra di Spina: un progetto che affonda le radici nella memoria sonora del Sud Italia e che si innalza come un canto corale, arcaico e visionario, sospeso tra sacro e profano. Un disco che risveglia voci antiche, dimenticate o solo sussurrate, per riportarle in vita con carne nuova, elettrica, vibrante. Tra tradizione e sperimentazione, Vocazioni è un'opera in cui il canto popolare si fa rito collettivo e tensione spirituale. Ogni brano è una risposta a un richiamo profondo, ancestrale, che attraversa i corpi, le epoche, le geografie. Non è un semplice lavoro di recupero, ma un’interpretazione radicale e coraggiosa della memoria: le melodie che un tempo scandivano il lavoro, il dolore, la nascita, la preghiera, oggi si contaminano con sintetizzatori, chitarre spigolose e intrecci vocali che restituiscono forza e attualità alla tradizione. I Ra di Spina non si limitano a omaggiare il passato: lo attraversano e lo mettono in discussione. La loro musica è fatta di radici spinose, riti femminili, canti di fatica e di fertilità, suoni di miniere e saline, filastrocche e ninnenanne. Dalla Basilicata alla Sicilia, passando per la Puglia, la Calabria, la Campania: Vocazioni è una mappa affettiva e politica del Sud, dove ogni brano è un punto di tensione tra l’eredità culturale e la necessità di rigenerarla. In "Ninna nanna di Carpino", dolce canto per bambini tramandato dal grande cantore pugliese Antonio Piccininno, si custodisce il ritmo lento dell’accudimento e del passaggio generazionale, in un Gargano notturno e immaginifico, dove la voce diventa carezza e respiro della terra. "Madonni quant’è jirti stu palazzo", canto popolare del Carnevale lucano, porta invece con sé l’oscillazione ambigua tra ascesa e desiderio, tra preghiera e corpo, cantato durante le feste mentre ci si dondolava su un’altalena: movimento perpetuo tra gli opposti, senza mai oltrepassare il limite. Brani come "Surfarara" o "Canti dei salinai", registrati da Alan Lomax nei solchi di una memoria ormai rara, qui rivivono nella carne viva del suono contemporaneo. In "Sant’Anna", la devozione si intreccia al femminile sacro potente e alla maternità, mentre in "Procidana" e "Ciuriddi di lu chianu", l’amore, la perdita e il desiderio si fanno canto viscerale. E ancora, nella "Matarrese Grottesca" e nella "Nananà Tarantella", l’ironia e la danza diventano gesto liberatorio, linguaggio di un popolo che resiste. La voce è al centro di tutto: multipla, incarnata, collettiva. Le voci si rincorrono, si sovrappongono, si specchiano le une nelle altre in un gioco di echi e risposte, evocando l’altalena tra mondi, tra desideri e limiti, tra la carne e il cielo. L'intero album è costruito come un rituale sonoro in cui ogni canzone è una stazione del sentire, un atto di devozione e disobbedienza insieme. Con Vocazioni, i Ra di Spina propongono un nuovo modo di abitare la tradizione: non come reliquia, ma come atto politico ed estetico, come possibilità di riscrivere l’identità collettiva attraverso il suono. Un disco da ascoltare con il corpo e con l’anima, lasciandosi attraversare da un richiamo che non smette mai di risuonare.

Vocazioni
RaDiSpina
Descrizione
Credits
Ra di spina è il frutto della collaborazione tra Laura Cuomo (voce, elettronica e ricerca), Alexsandra Ida Mauro (voce), Ernesto Nobili (chitarra e produzione) e Francesco Paolo Manna (percussioni), “Vocazioni” è un viaggio sonoro che esplora il concetto di "chiamata" – quella delle voci antiche, delle storie dimenticate, delle lotte e delle resistenze di un popolo.
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