Descrizione

Interamente registrato a Napoli, da Rosario Acunto presso il Sanità Music Studio, l’album propone tradizione e attualità, tradizione e nuova canzone d’autore nella sintesi etno-jazz world-music realizzata dal contrabbassista ed arrangiatore Nicola Scagliozzi, che ricorda >.
Infatti a brani storici della tradizione garganica rivisitati e non, si affiancano gli inediti scritti per Roberta dal cantautore sanseverese Nazario Tartaglione, a caratterizzare il progetto discografico nella fusione di dialetto ed italiano, territorio ed attualità. “Proverbi paesani” è invece il brano che segna il ricordo di Matteo Salvatore,
figura centrale anche in “Sone ancore”, dichiarato omaggio al cantore della sua città, che ispira il titolo dell’album e di cui Roberta dichiara . La cantante decide di chiudere l’album con lo splendido ed immancabile omaggio alla amata Calabria “Mi partu di luntanu”, rivisitazione di una serenata d'amore tradizionale calabrese.

Credits

Un viaggio nell’animo e nella storia del Sud quello di Roberta Palumbo, tra vicende e leggende popolari, passate per l’attualità e gli occhi d’America del jazz di Scagliozzi, affiancato dai talentuosi Nando Luceri al pianoforte e da Emanuel Castelluccia alla batteria.
Ma numerosi sono gli ospiti che hanno regalato un sapore davvero esemplare a questo disco, per le diverse provenienze e per le svariate radici artistiche e che ci piace ricordare:
GABRIELE ALBANESE Polistrumentista, ANTONIO AUCELLO Sassofonista, TOTO TORALBO Cantautore, SOSSIO ARCIPRETE Chitarrista, RAIMONDO ESPOSITO Trombettista, GIUSEPPE SAPONE Cantante, NICOLA
SCHIAVONE Percussionista, FRANCESCO MONACO Pianista, FEDERICO SCARABINO Chitarrista, ANDREA STUPPIELLO Batterista

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