Prometheus

Prometheus

Ulla

2012 - Hip-Hop, Hardcore, Electro

Descrizione

Con “Prometheus” sono riusciti a pubblicare un lavoro carico di ispirazione, passione e divertimento, ma al contempo ben progettato, curato nei dettagli: discografico; i quattro ragazzi sono pronti a farsi onorare della spilletta di “musicisti” e ad essere quella band su mille.
Il lavoro finale è un’evoluzione verso la progressione di uno stile: dall’Hard Rock di “Fuck U Up”, passando per la tipica grattuggia acustica di “Greetings From Hell”, da cui non si esime la “fame ritmica” di Cristian Galli, che dimostra un’eccellente capacità di adattamento ad ogni contesto musicale, attraverso la pura potenza arricchita di metallofoni digitali e di suoni funk nei riff-sottofondo di “We Don’t Need To Fall Asleep” dove la voce di Robin si presta benissimo ad infiammare il ritornello con una introduzione metricamente Hip-Hop, fino al poema musicale di “Prometheus”.
Proprio “We Don’t Need To Fall Asleep” è il primo singolo estratto da Prometheus, il pezzo non è solo un barile di dinamite pronto ad esplodere, ma piuttosto una nave carica di esplosivo ben organizzato in scompartimenti, ordinata da un’attenta preparazione delle “liriche” (ENG Lyrics). Un testo incentrato sulle incomprensioni che portano alla rottura di rapporti anche importanti, parole che sottolineano l’egoismo dell’orgoglio umano in situazioni dove “fare un passo indietro” e avvicinarsi all’altra persona sarebbero la soluzione migliore.
Reduci dal precedente EP sono i brani “Cutoff” e “Past is Over”. Riscrivere e reinterpretare pezzi già affermati e sui quali ci si è già “scartavetrati i capelli” non deve essere stato per nulla semplice e forse nemmeno molto stimolante. Eppure gli innesti di Marco Longo alle chitarre, la cui creatività ed elevata competenza tecnica sono facilmente intellegibili nel sound assoluto della band, e di Cristian alla batteria, uniti ad un’ ammirevole dedizione al lavoro, frutto della passione musicale di Lorenzo e Robin, hanno contribuito a confezionare una nuova veste più fresca e grezza per entrambe i pezzi. “Cutoff” in particolare, gode della “finta triggerazione” della batteria fornita dalle braccia di un certo Mylious Johnson, che ha seguito e affiancato la band nelle fasi di progettazione e registrazione del lavoro.
In Evidenza.”The Close 16″ è un virtuosismo stilistico, la strofa dipinta dalle armoniche voci multiple di Robin, la metrica “melodica” di celebrazione, il ritmo scandito degli accordi di potenza, tutta una cornice costruita attorno ad un ritornello emblematico, traccia indelebile di una sensibile evoluzione della band. E’ un grido di preghiera zollato sulla sostenuta-spiritosa batteria di Cristian Galli, chitarre simil-monotoniche e tastiere ambient. Come se non bastasse il brano ha anche un significato profondo per la band, così spiega Robin: “The Close 16 è dedicata ad un carissimo amico venuto a mancare all’ età di 15 anni a causa di un incidente in motorino. FortySeven (era nato il 4 Luglio, cioè il 4 del 7), da qui il nome della band. La canzone cerca di esprimere la nostalgia e il forte senso di mancanza uniti alla frustrazione e all’impotenza di fronte a ciò che è successo. L’ augurio è quello di poterlo mantenere in vita per sempre dentro di noi”.

Credits

alla batteria nel brano "Cut Off " il batterista di fama mondiale Mylious Johnson.

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