A cosy morning upside down 2012

A cosy morning upside down 2012

VenaViola

2013 - Trip-Hop, Elettronica

Descrizione

Per la giovane formazione sannita, operante dal 2005 e sempre attiva tra mutamenti e nuovi progetti, A Cosy Morning Upside Down è un disco di “ripartenza”, un album che funge daspartiacque e anticamera di un nuovo percorso: “Siamo arrivati al quinto lavoro ed abbiamo avvertito la necessità di tirare finalmente un solco con la nostra gavetta in giro per locali, palchi e “pavimenti” italiani. Il disco arriva in un momento importante del nostro percorso e possiede quellesonorità che stiamo cercando da tempo e che rappresentano al meglio quello che sono i VenaViola. Abbiamo cominciato con un demo senza cantato, siamo passati per Ep tipicamente trip-hop come360 Muse fino ad arrivare ad un assetto-base con Smash Up”.
Veta (voce), Angelo Cusano (elettronica), Anna Salzano (piano e tastiere) e Gaetano Vessichelli (basso e chitarra) compongono il più recente organico dei VenaViola, quello più ambizioso e attivo dal 2011: dopo due lavori apprezzati come L’Ira di Gaia e Smash Up (prodotto da Gianni Blob dei Black Era),A Cosy Morning Upside Down rappresenta un passaggio di consegne verso una nuova direzione sonora e lirica, visto che i prossimi testi della band saranno in italiano. Il nuovo Ep fotografa i VenaViola in un momento di speciale affiatamento e ispirazione, racchiudendo nei tre pezzi inediti una sintesi delle varie anime del progetto: trip-hop e canzone d’autore, elettronica contemporanea e post-rock – con una vis immaginifica che deriva dai lavori con l’immagine, ireading e il teatro – fissano la personalità attuale del gruppo e lanciano un ponte verso il prossimo album, previsto per il 2013.
A Cosy Morning Upside Down contiene anche una chicca per i seguaci dei VenaViola: tre pezzi live registrati il 29 marzo 2012 in diretta radiofonica (durante la prima puntata del progetto RCB Live Series – Radio Città BN). Un risultato di cui il quartetto va fiero: “Il piacere di suonare live è dentro ogni musicista, impossibile sostenere il contrario. Abbiamo un punto cardine: suoniamo live sempre, anche in fase studio. L’impatto è stato favorevole e abbiamo preferito lasciare anche qualche“sporcizia” presa dai microfoni per rendere più vera la resa dei brani. L’ultimo pezzo del disco, Love is not your best weapon, lo abbiamo spogliato rispetto alla versione originale, lasciando spazio solo al piano ed alla voce”.

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