YOU ARE THE CAKE ep

YOU ARE THE CAKE ep

YOU ARE THE CAKE

2015 - Rock'n'roll, Psichedelia, Punk rock

Descrizione

You are the Cake nasce dalle ceneri (ancora fumanti...) dei My Foolish Heart, progetto musicale dedito ad una psichedelia prevalentemente acustica e dal sapore retrò, con il quale abbiamo prodotto, a partire dal 2007, una serie di EP ed un album che hanno ottenuto ottime recensioni ed entusiasmo unanime.

Defunti di morte assolutamente naturale i My Foolish Heart (che possano riposare in pace...), ecco quindi You are the Cake: stessa formazione a due (Caterina: voce, Stefano: chitarra, basso e strumenti vari), medesimo il metodo di lavoro: tutto rigorosamente scritto, arrangiato e registrato in casa. Quello che cambia è la musica:
chitarre acustiche e mellotron lasciano il posto ad un pop-rock chitarristico, elettrico e veloce, frutto dell’improbabile miscuglio tra i più disparati generi musicali.
Il tutto interpretato da una voce femminile che ha come riferimento soprattutto cantanti di sesso maschile.

I modelli musicali attingono al periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e sono abbastanza vari, frutto del nostro onnivorismo musicale. La base è il cosiddetto “power pop” (in senso stretto) di Cheap Trick, The Knack, Todd Rundgren, Teenage Fanclub o dei grandissimi e mai abbastanza rimpianti Jellyfish o (inteso in senso decisamente molto più ampio) di 10cc, Tubes e Buggles, unito alla vena melodica di REM, The Smiths e XTC, il tutto suonato con l’immediatezza e l’urgenza del garage rock più viscerale.

Un’attenzione particolare va ai testi (in inglese), mai scontati, i quali rifuggono gli schemi tipici del rock’n’roll attraverso racconti e visioni allucinatorie che, da una parte rispecchiano il senso di schiavitù e alienazione che ci accompagna quotidianamente, dall’altra invitano l’ascoltatore alla ribellione e alla conquista di una propria libertà spirituale.

L’immaginario evocato prende spunto dal mondo della sci-fi e dei film horror che tanto amiamo. Così anche le copertine, opera di Elisa, giovanissima artista, popolate di mostri colorati, riportano a quel mondo di fantasia, metafora e fuga dalla realtà “spaventosa” in cui viviamo.

Credits

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