Una canzone giornaliera

Una canzone giornaliera

Adailysong

2013 - Cantautoriale, Pop, Folk

Descrizione

Una canzone giornaliera è il primo lavoro in studio del giovane cantautore napoletano Andrea De Rosa, accompagnato dal pianista e compositore Bruno Bavota (al suo secondo disco con la Lizard “La casa sulla luna”, da poco esibitosi alla Royal Albert Hall di Londra), il chitarrista Antonio Cece (Swank Infusion) e il batterista e percussionista Ivan Pennino
Adailysong è un'idea. Il progetto nasce nel 2010 dall'incontro di Andrea De Rosa e Bruno Bavota, con l'intento di fondere diversi stili, dal new - folk al cantautorato, dalla musica classica a quella minimale, in una continua evoluzione di forma e sostanza.
In poco più di due anni coinvolge numerosissimi musicisti della scena napoletana e porta la band ad esibirsi sui palchi delle più importanti rassegne nazionali fino alla realizzazione di quest’opera prima interamente diretta da Andrea De Rosa, che ne ha curato anche le riprese e il missaggio presso il Sanità Music Studio di Napoli.

Dieci brani che in poco più di trenta minuti raccontano i primi tre anni di attività del progetto Adailysong, vincitore con il primo Ep autoprodotto (“Il meraviglioso giardino”) del premio Eccellenza di Napoli nel 2010.

Una canzone giornaliera, titolo dell’album e trasposizione in italiano del nome della band, allude all’essenza di questo progetto: adoperare la musica come veicolo per raccontare la quotidiana intimità dei sentimenti umani, filtrata da forme musicali e linguistiche ricercate.
In bilico tra amori impraticabili e storie di personaggi posti ai margini della società, questo primo album offre una panoramica viscerale sulla decadenza e sulla disperazione umana, racchiuse nel microcosmo delle emozioni, come ben esprime la fotografia scattata dall’artista inglese Carey Russell, riportata sulla cover del disco.


Arrangiamenti finemente curati trovano nelle melodie del violoncello di Fabrizia Nicolosi e del violino, scritto da Alessia Viti e suonato da Caterina Bianco (Sulaventrebianco), il tratto distintivo di questo disco: atmosfere avvolgenti di un mondo delicato ma talvolta straziato da una sensazione d’inesorabile fine.
Le chitarre oniriche suonate da Antonio Cece e le magiche ambientazioni del pianoforte di Bruno Bavota offrono un’incantevole cornice alla voce e alle parole di Andrea De Rosa.
La sessione ritmica di Ivan Pennino (batteria e percussioni), Giuseppe Arena (basso) e Gianfranco Coppola (contrabbasso) completa l’ensamble di quest’opera prima.


La traccia di apertura, Aprile, è dedicata alla musica come strumento per raccontare quanto accade dentro e fuori l’uomo. Il brano, il cui titolo si riferisce alla prima esibizione dal vivo della band avvenuta, appunto, nell’aprile del 2010, è inserito nella Compilation del 2011 dedicata a Valentina Giovagnini.

Terza traccia è Polvere, brano di grandissima delicatezza e impatto emotivo, in cui spiccano gli arrangiamenti degli archi intrecciati a fraseggi di chitarra e piano.
Con questa canzone il gruppo si esibisce al Teatro Sociale per il Festival di Biella nel 2012.

Immacolata Virtù è il quinto brano di “Una canzone giornaliera”.
L’amore donato a sconosciuti viene provocatoriamente definito come una “virtù” e per di più “immacolata”. La composizione è stata presentata nel 2012 con ottimo riscontro a Sanremo Lab.

L’uscita dell’album è stata anticipata dal lancio del videoclip del brano Polvere prodotto da Nfi (Napoli Festival Image), con Leonardo Bilardi (V.I.T.R.I.O.L) e Tonia Migliaccio, alla sua prima apparizione in video.
La direzione è affidata a Paolo Modugno, regista di numerosi e apprezzati cortometraggi (Frammenti, In una stanza) e della web serie Next Stop, che approda al Los Angeles Web Film Festival 2013 con buon riscontro di pubblico e critica.

Credits

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