AEMAET - Vetus Ordo Seclorum testo lyric

04/02/2013 - 20:37 Scritto da AEMAET AEMAET 2

TESTO

Vetus Ordo Seclorum

A red shining Eye that all can see:
Through special handshakes Great Satan moves…
Under the Virgo the Temple of Giants
Geometrical virtues pulls down towards bloody mud…

After whole ages of divined kings
Enlightened man thought they could subvert the laws…
But So high hopes now fall!
Sheeps replace dogs…
That’s all folks…

‹‹Onorerò il mio impegno. Accetto che il mio corpo sia squarciato perpendicolarmente, e sia esposto per 8 ore all’aperto, affinché le mosche velenose possano mangiare le mie viscere. La mia testa sia tagliata, e messa sul picco più alto del mondo. Anch’io sarò sempre pronto a infliggere la stessa punizione a quelli che riveleranno questo grado e romperanno il nostro patto››.





Vecchio ordine mondiale

Uno scintillante Occhio rosso cui nulla sfugge:
attraverso speciali strette di mano il Grande Satana si muove…
Sotto la Vergine il Tempio dei Giganti
Virtù geometriche spinge giù verso fango insanguinato…

Dopo intere ere di re divinizzati
Uomini illuminati pensarono di poter sovvertire le leggi…
Ma così grandi speranze ora crollano
Le pecore rimpiazzano i cani
Questo è quanto gente…

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DESCRIZIONE

1. VETUS ORDO SECLORUM

Il titolo scelto introduce un elemento di sostanziale novità rispetto ad una formula estremamente famosa e che è tornata molto di moda, negli ultimi anni, grazie anche al revival del movimento new age e l’esplosione del fenomeno definito complottismo: La formula Novus Ordo Seclorum, ovvero Nuovo Ordine Mondiale (così viene abitualmente tradotto) è stampata a caratteri cubitali sulla banconota più potente degli ultimi decenni: il dollaro. Richiama inevitabilmente il periodo di formazione della nazione più potente del mondo.
Ricorderete che la fondazione degli Stati Uniti d’America fu sancita da quella carta costituzionale così moderna ed egualitaria – fino ad un certo punto, ma siamo sempre sul finire del ‘700 – capace di influenzare inevitabilmente anche la vecchia Europa, alle porte di un periodo di rivoluzioni e di sconvolgimenti che avrebbe cambiato per sempre il modo di vedere la politica e la società. I capi delle colonie decisero di unirsi in un nuovo Stato che non fosse governato da Re ritenuti divini (after whole ages of divined kings) ma, sulla scia dell’illuminismo e di altri uomini illuminati, decisero di sovvertire le leggi (enlightened men thought they could subvert the laws) e porvi a governo uomini – e non più un presunto dio, ma un uomo uguale agli altri, scelto dagli altri. In Europa, gli illuminati, meglio definiti nell’ambito critico sotto il nome di Illuministi, soprattutto in Francia avevano posto e ponevano le basi intellettuali per le riforme che in America si stavano attuando.
Tuttavia, tornando a noi, il titolo scelto per questa canzone è Vetus Ordo Seclorum, ovvero l’esatto contrario di quell’ordine illuminato. Dunque il vecchio ordine, l’ancien regime, governato da forze che legittimavano il loro potere attraverso la mistificazione, e qualora non bastasse, anche attraverso la forza. Come a dire che il potere rovesciato dagli illuminati, dagli uomini che credevano nell’uomo e nella sua ragione, dagli uomini che hanno preso il potere per ri-affidarlo agli uomini – uomini prometeici – è stato nuovamente rovesciato - meglio dire riassorbito – fino a tornare come era un tempo, sotto nuove e mentite spoglie (but so high hopes now fall, sheeps replace dogs). Questa raffigurazione è sublimata nei versi più ermetici e simbolici di tutta l’opera: Under the Virgo the Temple of Giants geometrical virtues pulls down into bloody mud: l’altezza delle virtù geometriche, delle virtù della ragione, viene trascinata giù, nelle terre fangose dell’umanità, dove l’uomo è solo sangue e carne, bestiame, e non più spirito. Il tema delle bestie è portante in tutta la prima parte, e avremo modo di parlarne approfonditamente. Questo brano giustamente lo introduce nella sottilissima immagine delle pecore che rimpiazzano i cani (Sheeps replace dogs ): una scena oramai tipica della tradizione letteraria – come non pensare alla Fattoria degli animali di G. Orwell – tuttavia filtrata dalla tradizione musicale, poiché il verso è tratto da Sheeps, brano dei Pink Floyd contenuto in Animals, che si richiama a sua volta ad Orwell e sposta di poco l’accento oltre, poiché preconizza l’ulteriore avvento delle pecore sui cani, dopo che i cani avevano già sostituito i maiali, e i maiali l’uomo.
Ma cosa spinge, cosa muove questa gigantesca macchina nel corso dei secoli? L’immagine allegorica che propone il disco è questo gigantesco Occhio rosso, a cui nulla può sfuggire: (A red shining Eye that all can see – ancora un’influenza orwelliana). Attraverso speciali strette di mano – altra immagine simbolica che richiama sottilmente l’abitudine massonica di veicolare informazioni attraverso simboli e gesti cifrati come speciali strette di mano – il Grande Satana si muove. Questa gigantesca figura è una perfetta commistione fra il Lucifero dantesco e il Grande Fratello Orwelliano.
Così, questo Grande Occhio Satanico, attraverso l’azione segreta e cifrata dei propri adepti, mira a difendere e conservare la propria dominazione, con l’obiettivo costante di ridurre l’uomo a bestia e neutralizzare l’unica cosa che può sovvertirlo: la ragione. That’s all folks…
La seconda parte del brano, quasi esclusivamente strumentale, si costituisce in crescendo. Date le premesse, non può che essere una metafora del crescere del Male. Sommerse dagli strumenti un’infinità di voci simili a lamenti infernali tendono ad evocare il caos che prevale sull’ordine. Fra queste voci una è quasi intellegibile: pronuncia la seguente formula: “Onorerò il mio impegno. Accetto che il mio corpo sia squarciato perpendicolarmente, e sia esposto per 8 ore all’aperto, affinché le mosche velenose possano mangiare le mie viscere. La mia testa sia tagliata, e messa sul picco più alto del mondo. Anch’io sarò sempre pronto a infliggere la stessa punizione a quelli che riveleranno questo grado e romperanno il nostro patto”. Una possibile formula del giuramento che l’adepto pronuncia quando si affratella con la massoneria. Anche qui ci sarebbe da parlare a lungo. Basti dire che in origine la massoneria ha finalità sacre – gli stessi padri fondatori americani erano massoni. Nel nostro caso il timbro mefistofelico della voce suggerisce piuttosto l’idea di una massoneria deviata, che mira al diabolico e non al sacro, all’ego e non all’universalità. La struttura fortemente esoterica della massoneria è prestata alle forze diaboliche che la svuotano e la deviano. Uscire da questa associazione equivale a morire di una morte tutt'altro che nobile, come accade in un’associazione mafiosa – altro esempio di affratellamento massonico – e come suggerisce la formula stessa.
Il brano si chiude con un’implosione-esplosione: la previsione del crollo del sistema-caos, la dolorosa distruzione finale, ed un nuovo inizio.
Questo primo brano, così come il primo canto della Commedia dantesca, funge da introduzione.

CREDITS

Drums: Stefano Di Russo
Bass: Cristian Ciccone
Guitars: Giovanni Ialongo
Voices: Cristian Suardi
Evil Voice: Giulio De Filippis
Programming, Loops, Samples and synths by Aemaet and Felipe Praino

Lyrics by Cristian Ciccone

Recorded at Black Comics Home Studio by Cristian Ciccone in the summer 2012
Mixed and Mastered by Felipe Praino at his Creative Production Lab in the fall 2012

ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone Vetus Ordo Seclorum si trova nell'album Human Quasar uscito nel 2012 per Audioglobe, Red Cat Records.

Copertina dell'album Human Quasar, di AEMAET

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L'articolo AEMAET - Vetus Ordo Seclorum testo lyric di AEMAET è apparso su Rockit.it il 2013-02-04 20:37:36

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