“Laughter” è il secondo album degli a/lpaca, in uscita il 16 maggio 2025 per Dischi Sotterranei (Ita), Sulatron (Ger) e Sour Grapes (Uk)
Dopo il folgorante esordio “Make It Better” e le centinaia di date che sono seguite, gli a/lpaca (post-punk/kraut | Mantova) pubblicano il secondo album “Laughter” in uscita per Dischi Sotterranei (Ita), Sulatron (Ger) e Sour Grapes (UK).
In questi quattro anni spesi a incendiare i locali e i festival europei, britannici e americani (da rimarcare la partecipazione al SXSW di Austin, Texas), gli a/lpaca hanno continuato a scrivere musica, cambiando in parte pelle a livello di sound – meno “psych”, più elementi elettronici – ma rimanendo fedeli alla matrice kraut e all’anima “sonica” che ne rappresentano due dei tratti distintivi. Anche le tematiche, in un certo senso, si sono evolute: “il concept dell’album – raccontano – è probabilmente una continuazione di “Make it Better”. Con la differenza che il rimedio momentaneo alla vita, ciò che salva per un po’, non è più la musica, il club, il concerto e un mondo artistico da scoprire e vivere, ma solo la presenza degli amici, dell’offuscamento delle bevute e delle “risate” che allontanano le responsabilità e il quotidiano”.
Il processo che ha portato alla selezione delle canzoni da inserire nell’album è stato lungo e tortuoso: basti pensare che diversi brani sono stati registrati all’Happenstance Recording Studio di Marco Degli Esposti (che già si era occupato del mix di “Make It Better”) tra l’estate e l’autunno del 2023, altri ancora nello studio casalingo di Andrea Verrastro prima ancora, nel 2021 e 2022. “Il repertorio è nato principalmente in sala prove, – raccontano – sia attraverso improvvisazioni, sia con idee portate “da casa”. È stato però ultimato in studio di registrazione, dove abbiamo chiuso definitivamente e riarrangiato diversi pezzi. Ne abbiamo registrati 15/16, ma alla fine ne abbiamo messi 11 nell’album. Uno di questi (“laughter, us us”, che nasce a breve distanza dalle registrazioni di “Make It Better”) è stato registrato mesi dopo la fine delle prime sessioni di registrazioni, perché ci siamo resi conti che uno dei pezzi registrati e che doveva far parte della tracklist non era abbastanza pronto e “giusto” per l’album”.
Rispetto al disco di esordio, d’altronde, gli a/lpaca sono cresciuti sia anagraficamente che come artisti, hanno fatto esperienze e conosciuto persone che ne hanno influenzato il modo di pensare e di scrivere musica. “Abbiamo ascoltato molta musica sperimentale ed elettronica e conosciuto anche molte persone di questo mondo “underground”. Gli artisti che ci hanno influenzato di più sono i total control, la scena di Roma Est, Dean Blunt e tanti altri musicisti di cui ci piace l’attitudine, tra cui Tiziano Sgarbi (Bob Corn) e Luca Tanzini. Ovviamente abbiamo continuato ad ascoltare anche molto punk e cose più affini al nostro genere. Abbiamo anche organizzato concerti per due anni all’Arci Tom e questa esperienza è stata indubbiamente importante per l’approccio ai nuovi pezzi. Il fatto che ci abbiamo impiegato così tanto a realizzare questo secondo album dipende dal fatto che il percorso, tra alti e bassi, tra pezzi che ci convincevano e altri che ora non ci interessano più, è stato tutto sommato naturale. Abbiamo voluto proporre qualcosa di più eterogeneo, rimanendo però fedeli al nostro modo di comporre, basato molto sulla melodia, riff e sulla ripetizione”.
Questa eterogeneità si riverbera in un repertorio più vario a livello stilistico, contraddistinto da elementi di novità come l’utilizzo della drum machine o a un minore protagonismo della chitarra, in favore del suono del basso. Anche i testi si sono in qualche modo evoluti, anche grazie all’intervento “esterno” di Nicolas Pedrazzoli e Laura Bindelli.
“Siamo convinti che da questo album emergano i vari lati delle nostre personalità. Non ci riferiamo soltanto alla passione innata di scherzare su qualunque situazione ci venga proposta dal caso o a un certo tipo di disagio nei confronti della vita, ma anche a qualcosa di un po’ più profondo. Ci sono pezzi carichi di rumore (“Evil Pawn”, “Balance”) e suoni apparentemente disconnessi (il finale di “Brano Fantuzzi”) ma che denotano una ricerca, o meglio una sperimentazione, necessaria per stare bene. Ancora, “Kyrie” sin dal titolo ci riporta a un aspetto più spirituale. Anche gli ultimi due pezzi in scaletta cambiano, vertendo su toni apparentemente più dolci. “Laughter” è qualcosa con cui ci confrontiamo, capiamo e accettiamo tutti i lati che ci contraddistinguono e ci uniscono”.
“Laughter” sarà disponibile su tutte le maggiori piattaforme di streaming, nonché nei formati vinile, cd e musicassetta.

Laughter
a/lpaca
Descrizione
Credits
a/lpaca:
Christian bindelli: guitar, vocals
Andrea verrastro: bass, vocals
Andrea Fantuzzi: keyboards, vocals
Andrea sordi: drums, drum machine
All songs recorded between 2021 and 2023
Recorded and mixed by Marco Degli Esposti and Andrea Verrastro
Mastered by Federico Grella
Lyrics by Laura Bindelli, Nicolas Pedrazzoli, Christian Bindelli
Front cover photo: Bianca Maria Lecchini
Back cover photo (vinile, cd e cassetta): Carolina Martines
Artwork and ‘Laughter, Us Us’ video by Andrea Zanini (Zannunzio)
'An Encounter' video by Paolo Cavotta
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