CLUB

"CLUB" segna il debutto dell'artista Marco Scrudato con il suo alter ego, Analogico Minimale. In quest'album, l'artista si appropria delle radici della cultura elettronica degli anni '90, plasmandole in modo straordinariamente personale. L'essenza del disco risiede nella trasformazione di queste basi, con un risultato che si rivela minimalista, avvolto da un'atmosfera acida e intriso di un'ineffabile originalità.

Nel corso dell'album, Analogico Minimale immagina un viaggio sonoro simile a una colonna sonora di un videogioco che si svolge all'interno di un club. Questa concezione aggiunge un elemento narrativo all'esperienza d'ascolto, creando una sorta di fusione tra il mondo dei videogiochi e l'atmosfera pulsante di un locale notturno.

La natura minimalista dell'opera sottolinea la maestria di Analogico Minimale nell'utilizzo essenziale di elementi sonori, creando spazi vuoti che amplificano l'effetto di ogni singolo suono. L'atmosfera acida conferisce al lavoro un carattere distintivo, regalando un tocco di modernità e sperimentazione.

In definitiva, "CLUB" si presenta come un album davvero singolare che fonde le radici della cultura elettronica degli anni '90 con una prospettiva contemporanea, trasportando l'ascoltatore in un mondo immaginario che mescola le atmosfere di un videogioco con l'energia di un club notturno. Un'esperienza di ascolto coinvolgente, avvolta da un'aura di innovazione e creatività.