Passanti, mostri e fantasmi

Passanti, mostri e fantasmi

Andrea Carboni

2025 - Cantautoriale

Descrizione

“Passanti, mostri e fantasmi” è il nuovo e quarto album di Andrea Carboni, un disco fuori dal tempo dove la nuova declinazione dell’anti-pop di Carboni ha dato vita a canzoni che si susseguono come una successione di immagini e testi. Brani che, liberi dalla tipica forma canzone, accompagnano l’ascoltatore nel mondo interiore e nella poetica che permea questo lavoro con cui l’artista si è definitivamente spogliato delle sovrastrutture delle prime uscite.

“Passanti, mostri e fantasmi” nasce da una finestra aperta sul mare della Sardegna, in un momento collettivo in cui guardarsi dentro era una delle poche risorse disponibili. Così, mentre i dischi precedenti avevano affrontato temi come l’amore (DUE [ ]) e la critica sociale (La rivoluzione cosmetica) con uno sguardo sostanzialmente soggettivo, in questo disco lo sguardo diventa in qualche modo circolare. Attraverso otto canzoni si raccontano relazioni fra esseri umani che poi ritornano su loro stesse, un viaggio che mira a mettere in discussione ruoli, decisioni, sogni, ideali, in un continuo nascere e morire di passanti, mostri e fantasmi.

“Passanti, mostri e fantasmi” è un titolo che vuole ricordare come nel corso della vita di un individuo, le persone che ne prendono parte attiva hanno un’identità propria e un’identità collettiva, che inevitabilmente si influenzano a vicenda. Chiunque è o può essere trasformato in un passante, mutando da conosciuto a sconosciuto, oppure in un mostro, vedendosi attribuite qualità, particolarità, meriti, ma anche demeriti o difetti che non gli appartengono, ma che appartengono all’immaginario di chi li crea; o infine fantasmi, come chi esce da una vita ma in qualche modo, in qualche forma, rimane lì, appeso, da qualche parte. Carboni racconta delle verità, con la consapevolezza della loro mutevolezza, della loro fragilità, e del loro essere allo stesso tempo giuste e sbagliate.

L’idea dell’album ha preso forma nell’estate del 2020, con la ricerca da parte di Andrea Carboni di una dimensione personale, un cerchio fatto solo di poche persone (Daniela Savoldi, che ha arrangiato e suonato tutti gli archi e Paolo Mauri, che ha prodotto il disco) che negli ultimi anni sono diventati parte della famiglia musicale del cantautore toscano.

Da un’idea di Mauri, questi pezzi sono nati dopo che Andrea ha proposto a Daniela una sua prima stesura pianistica e vocale molto essenziale e solo indicativa, sulla quale lei ha composto gli archi, diverse tracce per ogni brano fino a formare vere e proprie tessiture orchestrali. Paolo ha poi allestito, con uno studio mobile, la stanza da dove da sempre Carboni compone: per le registrazioni è stato utilizzato il suo pianoforte verticale e partendo solo dalle composizioni di violoncelli di Daniela ha costruito tutto il resto, ricomponendo parti e intrecci pianistici, strutture delle canzoni e raffinando le melodie vocali.

Credits

Prodotto da Paolo Mauri e Andrea Carboni
Mixato da Paolo Mauri presso pma0db Studio (Milano/Firenze)

Pianoforti registrati da Andrea Carboni presso 1979 Factory Studio (Pisa)
Archi registrati da Daniela Savoldi (Brescia)
Voci registrate da Andrea Carboni e Paolo Mauri presso 1979 Factory Studio (PISA) e pma0db Studio (Milano/Firenze)

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