72-Hour Post Fight + Post Nebbia: "Facciamo musica assieme per tenere a bada il nostro ego"

Le due band saranno dal vivo per la prima volta assieme il 23/11 a Milano al Linecheck, per uno show collettivo e sperimentale in cui ciascuno degli 8 musicisti sul palco cercherà il proprio spazio senza scavalcare gli altri. Perché improvvisare, per i 72-Hour Post Nebbia, è un modo di conoscersi

Le due band assieme durante le prove di questi giorni. Tutte le foto sono di Filippo Candotti
Le due band assieme durante le prove di questi giorni. Tutte le foto sono di Filippo Candotti

In queste giornate dense di appuntamenti, tra chiacchiere, workshop e concerti, è facile, forse inevitabile, perdersi qualcosa. Bisogna darsi delle priorità. Da tempo ne abbiamo una cerchiata in verde – a me piace cerchiare le cose in verde, mica sarà un problema no? –: il live dei 72-Hour Post Fight e dei Post Nebbia, assieme, giovedì 23 novembre in occasione di Linecheck. 

Linecheck, dal 22 al 25 novembre, è fatto di tanti momenti diversi. Negli spazi dell'ex Ansaldo, a Base in via Tortona a Milano, di giorno si fanno principalmente chiacchiere e incontri tra professionisti del settore, di sera live e dj set con artisti italiani e internazionali. Il live delle due band, in una serata aperta dai Leatherette e che vede altre formazioni avvicendarsi sul palco, sarà dalle 23.15 in poi e consiste in diversi momenti. Aprono i 72-Hour, chiudono i Post Nebbia, con i propri show. In mezzo la fusione delle due realtà, che per l'occasione diventano 72-Hour Post Nebbia.

Gli uni e gli altri sono tra i gruppi più interessanti in circolazione. I 72-Hour sono un progetto nato in terra lombarda dalle menti di Fight Pausa e Palazzi D’Oriente, in cui vengono coinvolti presto i musicisti Adalberto Valsecchi (sassofono) e Andrea Dissimile (batteria), che per a Base sarà però sostituito da Pietro Vicentini. Sin dal 2019, con il loro primo disco per La Tempesta, il loro suono è un mix di elettronica sperimentale e hip hop, ma pure jazz, emo. Insomma un viaggione sonoro fatto di atmosfere che cambiano, eleganza e botta assieme.

Post Nebbia sono una band padovana nata da un'idea di Carlo Corbellini, classe ‘99. Hanno fatto un primo disco autoprodotto, Prima Stagione, nel 2018, poi è uscito Canale Paesaggi, apprezzatissimo, e infine Entropia Padrepio, per noi disco dell'anno nel 2022. Fanno un post tutto che tiene meravigliosamente assieme rock, elettronica, psichedelia, music library. Osservare come siano stati capaci in così poco tempo di creare un immaginario e un'identità sonora ricca eppure sempre coerente, in studio e dal vivo, è qualcosa che ha stupito persino chi aveva visto sin da subito del talento raro in loro. 

Ora tutto questo sarà una cosa sola. "Ci siamo conosciuti nel 2020 in studio. Ero fan di Canale Paesaggi e ho scritto a Carlo per fare un po’ di musica insieme. Da lì abbiamo iniziato a collaborare, fino a produrre insieme tutto Entropia Padrepio", racconta Carlo Porrini aka Fight Pausa, musicista e producer di alcune delle cose che suonano meglio nella scena alternativa recente. Proprio in queste ore è stato annunciato il suo feat. nel nuovo disco del suo conterraneo varesotto Massimo Pericolo, Le cose cambiano.

Chiediamo subito alle due band di scambiarsi una definizione degli altri. "I 72-HOUR POST FIGHT fanno jazz sperimentale da sonno e mal di mare", dice Carlo Corbellini, che tra i brani che più apprezza dei colleghi segnala Made Of Clay. "Quando Morgan incontra Madlib, nascono i Post Nebbia. Lol, seriamente: i Post Nebbia sono la rock band italiana. Un pezzo loro che spacca da suonare? Viale Santissima Trinità", dicono i 72.

È il momento di spiegare cosa accadrà a Linecheck, e come si dà vita a un act del genere, con 8 musicisti sul palco. Siamo alle prove del "nuovo gruppo", un paio di giorni prima del live, e d'ora in poi le risposte che danno sono all'unisono: sono già entrati nella dimensione 72-Hour Post Nebbia. "Ci era già capitato di collaborare insieme, sia in studio che jammando in sala prove. Il passaggio logico successivo è stato decidere di farlo sul palco, con questa vera e propria collaborazione tra i progetti. Sul palco suoneremo tutti insieme. Abbiamo cercato un assetto live che faccia trasparire entrambe le anime dei progetti, con le loro differenze e incongruenze varie. Il live che porteremo a Linecheck è una suite in collaborazione, tra la composizione e l’improvvisazione, in cui la natura jazz/emo di 72H e quella più psych rock dei PN formano un clash interessante". 

Difficoltà ce ne sono a tenere tutto assieme, ma le prove stanno smussando gli angoli. "E poi speriamo che il fonico abbia tanta pazienza. Il rumore di 8 persone che accordano i propri strumenti sa essere molesto. Quello che noi cerchiamo di fare è trovare un modo per collaborare senza scavalcarsi a vicenda, supportandosi l’un l’altro. Quando si raddoppia il numero di persone con le quali si è abituati a suonare bisogna riuscire a partecipare in modo sensibile: il rischio è quello di rubare spazio sonoro agli altri, è un grande esercizio di addomesticamento del proprio ego".

La domanda finale, come in ogni seduta che si rispetti è: perché? "Improvvisare insieme è imparare a conoscersi in un modo più istintivo e infantile. È un passaggio importante per dei testoni come noi. È anche un modo per esplorare infinite possibilità di arrangiare pezzi che magari suoni nello stesso modo da anni".

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L'articolo 72-Hour Post Fight + Post Nebbia: "Facciamo musica assieme per tenere a bada il nostro ego" di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2023-11-23 10:40:00

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