Almost Home: un dialogo in viaggio verso casa con i Nicaragua

Il nuovo disco della band racconta attraverso dieci pezzi la gravidanza di Caterina, membro del trio, le trasformazioni che comporta, l'attesa di Riku e infine il suo arrivo. Uno dei viaggi più incredibili che si possa fare

Gennaio 2023: Caterina e Riku
Gennaio 2023: Caterina e Riku
27/04/2023 - 11:43 Scritto da Nicaragua nicaragua 0

I Nicaragua sono un trio composto da Caterina Yuko Sforza (già voce e cori per KT Tunstall, Andrea Laszlo De Simone, Andrea Poggio), Yuri Tartari (chitarrista dei Minnie's) e Alberto Ladduca (Abe, Minnie's). Almost Home, il loro secondo album, è uscito il 21 aprile. Il disco ha come epicentro narrativo la scoperta della gravidanza di Caterina. Un momento che i Nicaragua hanno scelto di raccontare attraverso la scrittura di dieci nuovi brani – come al solito mossi da suggestioni dream/indie-pop e soul – che racchiudono il percorso di costruzione emotiva che la coppia di neogenitori – Caterina e Yuri sono anche una coppia nella vita – ha vissuto in questi ultimi mesi. Questo è il racconto che ci hanno regalato di quei mesi e, di conseguenza, del processo creativo che ha portato al disco.

Il 21 aprile è uscito e il nostro secondo disco, Almost Home, ed è ad esattamente un anno da quando abbiamo iniziato questo favoloso viaggio verso quella che sarà la nostra nuova casa. Il titolo parla proprio di questo, cosa significa considerare una condizione emotiva e sentimentale come “casa”? Noi lo abbiamo sentito nel momento in cui abbiamo saputo che aspettavamo un figlio, il passo immediatamente successivo è stato quello di decidere che era il momento di scrivere il nostro secondo album. La casa è intesa infatti come senso di appartenenza, di condivisione. Uno spazio dove sei atteso e dove puoi ospitare chi vuoi ma anche un luogo protetto dove potersi nascondere. La casa infatti, si diceva, è un diritto ed è proprio anche questa rivendicazione che vorrebbe far parte del nostro percorso; tutti hanno il diritto di scegliere dove costruire la propria casa emotiva e sentimentale, nel modo che ognuno preferisce.

Nicaragua è un progetto che è nato in maniera estemporanea per fotografare, per raccontare, per esprimere le nostre sensazioni che se nel primo disco riguardavano l’essere costretti a casa durante la pandemia, nel secondo è appunto la rinascita che è anche un percorso verso un nuovo stato d’essere, una nuova casa.

1 Mese: Aprile

Brano: Almost Home

Y: Pensa che hai passato l’infanzia tra le vie di Shibuya e dopo mille giri per il mondo ti ritrovi ad aver comprato una casa sul Lago D’Orta, vivi in Piazza Napoli e tra nove mesi avrai un piccolo extraterrestre tra le braccia. 

C: Poteva essere meglio nascere a Milano e finire per comprare una casa a Tokio dici? Se pensi quanto tempo ci è voluto per viaggiare il mondo e quanto poco per mettere il primo mattone di questa nuova casa, mi sembra tutto così naturale ma qualcuno ha detto che sarebbe da raccontare.

2 Mese: Maggio

Brano: Sleep

C: Cosa canteresti ad un bambino per addormentarsi?

A: Forse una canzone di Sakamoto se conoscessi le parole

C: Immaginavo più qualcosa che hai scritto tu, tipo di Abe.

Y: C’era quel giro di basso killer che mi avevi fatto sentire, lo possiamo utilizzare per scrivere la nostra ninna nanna?

C: Ok, ma domenica al MI AMI dobbiamo far ballare la gente, non dormire. 

Y: Famo quella bella! Dai finiamo le prove che Albe inizia ad avere fame…

3 Mese: Giugno

Brano: Mochotto Matte

A: Prima di essere l’Albe che conoscete ero un nerd dei manga giappo e andavo fuori per i cartoni animati giapponesi.

Y: Be', in Italia i cartoni animati erano praticamente solo giapponesi.

C: Credo che voi abbiate guardato più cartoni animati giapponesi di me che ci sono nata. Alcuni che guardavate qui in Giappone neanche sono mai usciti.

A: Non è mai uscito il cartone animato in cui c’era un piccolo super eroe di nome Riku che volava sopra tutte le città del mondo e salvava tutti i musicisti in crisi di ispirazione? Il suo motto era Mochotto Matte, scusa il gioco di parole ma significa aspetta che sto arrivando! 

4 Mese: Luglio

Brano: Treehouse

Y: Albe, ieri sera faceva un caldo pazzesco e mi sono messo sul terrazzo a strimpellare schivando le zanzare, pensavo che lo sentissi anche da casa tua ma forse quella luce non eri tu.

A: Và che un giro un po’ grunge l’ho sentito ma pensavo fosse Luca Pancini dei Minnie’s ahahah.

C: A me piaceva quel giro, avrei detto più roba tipo Cat Power però. 

Y: Ascolta, se lo facciamo un po’ acido come se fosse una scaletta per salire su una casa sull’albero, poi arrivi in cima e si apre il panorama ma nessuno ti può vedere. Una casetta sopra ad un albero sembra, no?

C: Mi piacerebbe dire qualcosa come sono esattamente dove vorrei essere, una costatazione di felicità anche se la pancia crescerà taaantissimo. Quel giro acidello lo intendevi in questo modo?

5 Mese: Agosto

Brano: Take it easy

C: Yuri, perché non sentiamo Albe e capiamo dov’è in vacanza? magari ci può raggiungere in Grecia.

Y: Secondo me aspetta a partire dopo ferragosto, gli piace Milano bollente e vuota.

C: A me piace il suo approccio poco enfatico per le vacanze estive, devo dire che è poco italiano.

Y: Tipo il brano degli Eagles, Take it easy.

C: Mica l’hanno inventata loro questa espressione

Y: Pronto Zeeo, dove sei?

A: Bella lee, sono a casa. Me la prendo comoda senza il telefono e le mail che rompono le palle. Poi il vostro terrazzo rigoglioso che vedo dalla finestra mi fa passare la voglia di partire. Scherzo.

6 Mese: Settembre

Brano: Why

A: “Why” è la parola inglese che pronuncio più spesso quando voglio imitare il suono inglese cantando. Uai uai uai.

C: Meglio farsi tante domande, magari anche a caso che darsi risposte sbagliate a caso, non credi?

A: Effettivamente.

C: Penso di non averla mai utilizzata in nessuna canzone, nè scritta da me nè in canzoni che ho cantato di altri musicisti. Sto pensando se KT Tunstall l’ha mai utilizzata in una sua canzone…

Y: Secondo me Dumbo Gets Mad la usa spessissimissimo. Il suo inglese nelle canzoni è quasi onomatopeico, mi piace un casino.

A: Dumbo usa di certo la parola “Fly” che alla fine ha la stessa funzione sonora di “why” ma almeno non è una domanda fatta a cazzo.

7 Mese: Ottobre

Brano: Two Steps

Y: Questo mese dobbiamo fare una session di qualche giorno per mettere ordine a tutto il materiale. Ho una cartella di 35 pezzi, bozze, robe orribili e hit pazzesche.

C: Sì, facciamolo, poi non vorrei che con il crescere della panza diminuisse la mia voce. Tipo un palloncino da cui fai uscire un filo d’aria e fischia.

Y: Ahahah ma mica funziona così la voce! Poi anche tu devi recuperare tutti i quaderni su cui hai scritto cose. Ogni bel quaderno che abbiamo è scritto per 4 o 5 pagine iniziali, cose bellissime…ma non puoi scriverle tutte su un unico quaderno?

C: Penso che mi piaccia molto di più l’inizio di ogni cosa, per la lunga distanza mi appoggio a te.

Y: Come quello che si fermava sempre a due passi dalla fine per paura che dopo finisse tutto quello che aveva vissuto fino a li, non arrivava mai. Un paradosso alla fine.

A: Forse più come quella che dopo due passi è stanca con la panciona che avrà fra qualche mese!

Y: Ok ci vediamo questo we in Quartier Generale e mettiamo in fila tutto. Operatività.

8 Mese: Novembre

Brano: You Said

C: Mi piacerebbe che questo esserino che si vede nell’ecografia fosse un un gran viaggiatore. 

Y: Il faccino si intravede, è carino, ma a dir la verità anche il faccino di quell’ecografia che aveva appesa in bacheca l’ostetrica era molto carino, anzi mi sembrava uguale al nostro. Non è che è un fake l’eco in 3d?!

C: Ma noooo il naso è il mio, si vede benissimo.

Y: Ma tu praticamente neanche ce l’hai il naso!

C: Comunque il naso c’è ed è legato al fiuto. Come dici tu, per viaggiare ci vuole fiuto. Si impara o si nasce con il fiuto?

Y: Devo chiedere a mio padre, l’ha inventata lui ‘sta cosa del fiuto del viaggiatore.

C: L’importante è comunque che non vada troppo lontano e che comunque poi torni da me.

9 Mese: Dicembre

Brano: Breathe

A: Questo flauto mi ricorda qualcosa di Ali Farka o comunque quel funky africano fighissimo.

Y: Piace anche a me anche se me lo vuoi tenere indietro come se fosse in un centro massaggi Thai.

A: Mavvaaaa, se senti quei dischi anni settanta il flauto è così, mica in faccia.

C: A me rilassa molto comunque, senza essere necessariamente un centro massaggi thai. Ti viene voglia di respirare profondamente, tipo come quando faccio Yoga. Facevo Yoga, con sta panza non mi allaccio neanche le stringhe delle scarpe.

Y: Vado a prendere la legna che se si spegne la stufa altro che centro massaggi, ci trovano ibernati.

A: Ok, per ora ci sono ottanta gradi qui dentro, sono in maglietta.

C: Avevo scritto qualcosa ma era più tipo rimedio ad un attacco di panico. Ecco sì, fai rec che provo a canticchiare qualcosa.

10 Mese: Gennaio

Brano: Rage

Y: Riku è nato il 28 dicembre, in anticipo di 2 settimane…Non voleva proprio nascere nel 2023. A 3 giorni dalla fine dell’anno.

C: Sai che in questo giorno nel ‘79 è nato James Blake ma non il musicista, il tennista!

Y: Ah ok. Ma che ne sai di tennis?!

C: Io nulla ma Wikipedia è informatissima.

Y: Secondo me Rage potrebbe suonare un po’ James Blake, ma non il tennista…

A: Forse ad un pezzo di James Blake dopo una partita di tennis. Comunque è un pezzo che riassume tutto, di chiusura. Mi ricorda forse più “la storia infinita”, il fortunadrago.

C: Dici che Riku assomiglia al fortunadrago??!!

---
L'articolo Almost Home: un dialogo in viaggio verso casa con i Nicaragua di Nicaragua è apparso su Rockit.it il 2023-04-27 11:43:00

Tag: album

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia