Il Bollettino di venerdì 30 aprile

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #17
Il Bollettino della settimana #17

A essere protagonista in questo venerdì è, inevitabilmente, Semplice, il nuovo, meraviglioso album di Motta, nostro disco della settimana. Ma non è il solo, anzi: Rachele Bastreghi dei Baustelle pubblica il suo primo disco solista, l'ansiogeno Psychodonna, ritorna Il geometra, band umbra di culto e assente dalle scene da 6 anni, Bluem svela altre due tracce prima del suo disco di debutto, doppio singolo stupendo come anche per Joan Thiele. E poi Alessandro Cortini, Rkomi, Ibisco, Wrongonyou, Vipra, Colombre, Nicolò Carnesi e tanti altri.

Alle 16:30, come di consueto, andrà in onda sul nostro canale Twitch Casual Friday, l'appuntamento online per parlare delle ultime uscite discografiche. Con noi ci saranno ospiti Davide Shorty, Guido Cagiva, Lil Jolie e Bruno Belissimo. Non mancate!

Bruno Belissimo – Maison Belissimo

Bruno Belissimo torna a professare il suo credo italo disco, ma non è da solo in questa missione: con lui ci sono, tra gli altri, Francesco De Leo, con i suoi immaginari promiscui e sussurrati, Tatum Rush, il delirio nosense di Le Feste Antonacci e i beat old school di North of Loreto.

Bluem – Mercoledì/Giovedì

In attesa del suo Notte, Bluem svela altri due brani – o meglio, giorni – della tracklist, Mercoledì e Giovedì: la dimensione ipnotica e ancestrale della sua musica si consolida ancora di più, sostenuta da beat elettronici, melodie suadenti e languidi cori.

Alessandro Cortini – Lo specchio

Secondo singolo prima del nuovo album Scuro chiaro, Lo specchio è un angosciante gioco simmetrico di synth spettrali. Ombre e luci si rifrangono tra loro, esplodono in rarefatti beat rallentati e ci portano su un desolato pianeta nell'iperspazio.

Ibisco – Pianure

La stiamo imparando a conoscere, quella solitudine della campagna emiliana grigia e malinconica in cui Ibisco ha immerso il suo immaginario sintetico e rabbioso. Pianure serve per scrollarsi il cemento di dosso, con un febbricitante beat alla New Order.

Davide Shorty – fusion.

Partendo dall’hip hop, passando da soul e jazz fino al cantautorato italiano, Davide Shorty trova il proprio personale significato alla parola "fusion" e si lancia in un disco scritto per necessità, in un momento in cui la creatività è l’unica salvezza.

Joan Thiele – Atto II – Disordinato spazio

Tuta blu e Scilla, due singoli che compongono un Disordinato spazio dentro la mente di Joan Thiele. Da una parte, una rassicurante e avvolgente canzone d'amore per un'amica, dall'altra la forza incantatrice, capricciosa e spietata, di un abisso che ci chiama a sé.

Wrongonyou – Solow

Per quanto possa sembrare un brano allegro, Solow racconta la difficoltà di accettarsi, l'imparare a convivere con se stessi e non dover dipendere per forza dagli altri. Il lato più sensibile di Wrongonyou si manifesta su una melodia leggera e spensierata, ma solo all'apparenza.

Disco della settimana: Motta – Semplice

Il terzo album in studio di Motta, Semplice, dimostra l’umanità fragile con cui un vero musicista cresce, in cui i traumi lasciano il posto a una luminosa bellezza. Un disco sincero, con un profuso senso di familiarità, da lasciar sedimentare a poco a poco.

Dischi

Rachele Bastreghi – Psychodonna: Da un isolamento autoimposto, Rachele Bastreghi si scava nel profondo ed emerge con questo diario intimo, tra electropop, electroclash e classicità.

Bongi – Tutto a posto: La ricerca di un nuovo equilibrio, chiudere un cerchio per aprirne tanti altri, dove Bongi contamina le sue influenze in un melting pot da lui battezzato crossover pop.

Guido Cagiva – Mezza vita: Viaggio nella quotidianità di Guido, dove le riflessioni riguardanti le insicurezze, gli sbagli commessi e i timori sul futuro si snodano su stralunate produzioni lo fi.

Caveleon – Sometimes: Il primo capitolo della trilogia che andrà a comporre il nuovo album dei Cavaleon si immerge un luogo sicuro, ma anche provvisorio, che, cambiando, si trasforma e si riflette in tutto ciò che li circonda.

Frambo – Routine: Con la maturità ancora da fare, Frambo si presenta con cinque brani per dichiarare guerra a ogni forma di abitudine.

Inflow – Riflessi: Il mondo interiore del duo Inflow fa incontrare il piano di add+ e la voce di Qael, che insieme convergono in un sound dalle salde radici hip-hop, rap, funk e soul.

Jack Jaselli – Torno a casa a piedi sessions: Il percorso a piedi da Milano a Roma, suonando a ogni tappa, e rivissuto in questo ep da 4 tracce.

Low Red – Mario II: Secondo capitolo della saga del rapper sardo classe ’98, dove convivono malinconia, adrenalina e voglia di vivere.

Lvca – S.E.N.T.I.: Rap, cantautorato, indie e forma canzone sono i diversi linguaggi a cui Lvca affida le proprie esperienze di vita, piccoli e grandi traumi trasfigurati attraverso giochi di parole e immagini metafisiche.

Nove – Saturno: Nove apre le porte del suo mondo elettronico, ossessivo, ironico e romantico, dove non c’è spazio per i rimpianti.

Rkomi – Taxi Driver: Un giro nella notte, come Travis Bickle nel film di culto di Martin Scorsese, con le ospitate di Ariete, Sfera, Tommaso Paradiso e tanti altri.

Saturnino – Satelliti: 5 Satelliti che gravitano attorno al pianeta Saturno, spaziando dalla musica balearica alla deep-jazzy-house “slappata”.

Sierra – Profondamente: Partendo da strutture pop e dalle loro radici hip hop, i Sierra arricchiscono il loro suono da elementi della dance e dell’EDM, fino alla trap della nuova scuola francese.

Villabanks – Filtri: La nudità come forma d’arte è l’estetica ricercata all’interno di Filtri, in cui lo stile diretto e crudo di Villabanks si lega con i tanti ospiti del disco, tra cui Ketama126, Il Genio e pure Franchino.

xx.buio - non lo so, non m'interessa: Tra voci ASMR, elettronica tagliente e atmosfere ansiogene, il debutto del producer livornese xx.buio è un incubo industriale postmoderno di glitch e psicofarmaci.

AA. VV. – Benvenute: Raccolta di 12 canzoni di soprusi, di rinascite, di coraggio e di amore, realizzate da altrettante musiciste e il cui ricavato andrà interamente devoluto all’associazione Il punto rosa di Santarcangelo di Romagna.

Singoli

Richard J Aarden – Bliss: Una lenta e sempre più intensa caduta nella tana del coniglio, dove l’arpeggio di chitarra acustica ci trascina in un vortice di instabilità.

Caleido, Comete – Senza vento: Il feat tra Caleido e Comete si sofferma sul rendersi conto che una storia che ci si era appena lasciati alle spalle forse non è davvero finita.

Cara – Il primo bacio: Cara canta il quotidiano della sua generazione, tra quell’incapacità di stare fermi e il fare di tutto per non abituarsi.

Nicolò Carnesi – Consumati: Nicolò Carnesi riflette sul mondo del consumo, su ciò che ci porta ritenere indispensabile l'inessenziale, tanto più in musica.

Chiamamifaro – Bistrot: All’interno di uno sgangherato bar, Angelica si guarda intorno per immaginarsi, anche con un tocco di ironia, i pensieri degli avventori, senza però smettere di guardare al mondo là fuori.

Colombre – Tu sei l’unica donna per me: Cover dell’omonimo brano di Alan Sorrenti che va a chiudere Corallo, il disco uscito l’anno scorso.

Colla Zio – Solo la notte: Dopo la frenesia del primo singolo, Gremolada, i Colla Zio prendono il respiro con un brano introspettivo e romantico, senza perdere il filtro ironico con cui guardano il presente.

Croma, Thai Smoke – La creme: Atmosfere crude e dure, in cui il bisogno di rivalsa traina le barre di Croma e Thai Smoke.

Mattia Cupelli – Monolith: Cori, flauti giapponesi e sonorità moderne, in un vincente connubio di neoclassica ed elettronica.

Deepho – Dita cotte: Una vorticosa traccia di neanche due minuti che si apre con una mitragliata di rime ed esplode in un flash psichedelico, con la produzione di Deriansky.

Dolcedormire – Latte e cerotti: La surreale ambientazione da fiaba cibernetica che Dolcedormire imprime nei suoi brani questa volta passa per un incantesimo lanciato dal suo gatto.

Forse Danzica – Stratosfera/Snark: Doppio singolo tra dream dance e dream pop, dove da una parte viene trasmessa la rassegnazione di chi si trova a rinunciare agli altri, mentre dall’altra di chi si vede come un peso sulle spalle di chi gli sta attorno.

Giuse The Lizia – Vietnam: Il nuovo artista di Maciste Dischi, con la produzione di Mr. Monkey, mischia cantautorato e rap con un flusso imprevedibile in cui perdersi completamente.

Il geometra – Per tutte le madri: Il ritorno della band umbra 6 anni dopo l’ultima volta è una dedica commovente al dolore delle madri nel vedere il proprio figlio morire.

Lil Jolie, Carl Brave – Regole: È più forte la propria indipendenza o la voglia di stare insieme? Lil Jolie, questa volta accompagnata da Carl Brave, gioca sulle Regole non scritte di una relazione.

Marla Green – Ormai: un incontro tra due anime affini ma allo stesso tempo molto distanti, in cui gli inevitabili drammi interiori e sentimentali si tramutano in frementi scariche di elettronica.

Miglio – autostrade: Miglio vomita tutta la sua solitudine in un bruciante singolo di new wave degradata e sofferta, tra i mozziconi di una stazione di servizio.

Nashley – Soli assieme: Un tentativo di salvare in tutti i modi un amore incompreso che culmina in un ritornello sofferto e accompagnato da un coro gospel.

Pagano – Ultrà: claustrofobia, sfinimento città deserte, voglia di reagire e di riprendersi la vita di prima con sana arroganza. E la polizia sempre alle calcagna.

Radio Days – What Is Life?: Un inno al divertimento, ai party sfrenati e all’attitudine di affrontare la vita senza pensare alle conseguenze, a parte il devastante hangover del giorno dopo.

Rayo, Gyuse, David Seppia – Comm’a primma vota: L’amore declinato in italiano, napoletano e siciliano, in cui i diversi mondi musicali dei tre talenti dell'etichetta Future Artist.

Sudestrada – Invito alla costruzione di uno smarrimento (Capitolo 2): un invito al viaggio che ci porta a svestirci di tutte le inutili preoccupazioni, per abbandonandosi a una spirale onirica.

The Tangram – Crazy: Singolo sospeso  tra amore e follia, illusioni e visioni, e accompagnato da un surreale videoclip/quadro su una spiaggia al tramonto.

Vipra – Siamo seri: Ad anticipare il primo disco da solista di Vipra, Siamo seri è il rimedio di hyperpop autodistruttivo per godersi il presente.

Yodaman – Tempi duri: Il racconto dello spaccato sociale di chi vive ai margini, costretto a rincorrere i soldi necessari a sopravvivere.

Zollo, The Winstons – This Endless Flow: Altro singolo in attesa di Spermatozollo, questa volta in compagnia della psichedelia di The Winstons.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 30 aprile di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-04-30 10:00:00

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