Daniele Carretti: Reggio Emilia con il delay

Prima i Magpie, poi gli Offlaga Disco Pax, ora Felpa: Daniele non è mai stato un istante senza musica. Fino alla decisione di rilevare Tosi Dischi, lo storico negozio dove faceva il commesso e con cui ora continua a fare girare bella musica nella sua Reggio Emilia

Daniele Carretti in arte Felpa fotomonato nel suo negozio, Tosi Dischi
Daniele Carretti in arte Felpa fotomonato nel suo negozio, Tosi Dischi

Daniele Carretti ha una storia musicale decisamente importante, avendo fatto parte dai primi anni duemila degli Offlaga Disco Pax insieme a Max Collini ed Enrico Fontanelli. Mentre gli Offlaga suonavano in giro e pubblicavano dischi che entravano nella storia dell'indie italiano - quando quel termine aveva ancora un senso letterale - Daniele lavorava anche in un negozio della sua città, Reggio Emilia: Tosi Dischi.

Un negozio storico che, dopo la chiusura, Daniele ha rilevato con i suoi colleghi diventandone proprietario. Nel frattempo col suo progetto solista Felpa continua a pubblicare dischi e suonare in giro. Gli abbiamo chiesto come fa a combinare le due cose, insieme a tante altre curiosità riguardanti il suo daily job da negoziante di dischi.

Tosi Dischi è uno dei negozi di dischi che partecipa a Record Store Day, la giornata dedicata mondiale dedicata ai negozi di dischi indipendenti il prossimo sabato 22 aprile. Qua trovate la lista dei dischi italiani che saranno ripubblicati per il RSD

Daniele Carretti aka Felpa
Daniele Carretti aka Felpa

Come sei diventato titolare del negozio in cui lavoravi?

Mio padre lavorava per Tosi dischi, che aveva molti negozi in Emilia negli anni ottanta. Quando il vecchio titolare ha chiuso l'attività nel 2010 dopo che mio padre è andato in pensione, abbiamo rilevato tutto, tenendo il nome. Nel 2011 abbiamo aperto la nostra attività dopo che io lavoravo per lui da 12 o 13 anni. Sono diventato titolare insieme ad altri due miei ex colleghi che sono diventati miei soci. Uno ora è andato in pensione e siamo rimasti in due. 

Perché hai scelto di continuare col negozio?

Era quello che facevamo e secondo noi il mercato c'era e c'è ancora. In più la gestione del vecchio negozio non era riuscita a modernizzarsi troppo, era molto legata a cose commerciali, noi volevamo fare una cosa un po' più di nicchia, anche coi vinili usati, che poi è il modo in cui si è spostato il mercato ultimamente, e roba più indipendente, più difficile da trovare. Anche perché chi viene in negozio a comprare i dischi della Pausini o di Ligabue sono ormai in pochi.

Quindi con un negozio di dischi, oggi ci si può campare?

Ci si vive, non ti porti a casa degli stipendi da ricchi ma adesso che siamo rimasti in due con una gestione più oculata dei conti, uno stipendio discreto si porta a casa, non viviamo con mille euro al mese. Riusciamo a viverci tutti e due in maniera decorosa, è chiaro che non ci facciamo "le budella d'oro" come faceva il vecchio titolare tra gli anni '80 e '90 ma specialmente con l'usato, in cui c'è un po' più di margine si riesce. È un po' una lotta continua ma oggi penso tutti i lavori siano così.

L'entrata di Tosi Dischi 2.0
L'entrata di Tosi Dischi 2.0

Di vinili nuovi cosa si vende di più nel tuo negozio?

I nomi major sono quelli che vendono di più, però ad esempio ora è uscito il nuovo dei Metallica e ne abbiamo venduti pochissimi rispetto a quelli che potevamo vendere anni fa, in confronto vendiamo più dischi di roba elettronica o indipendente. Slowdive e Boards of Canada l'anno scorso ne ho venduti 10-15 copie per, e vendere 15 copie di Tomorrow's Harvest nel 2022 è un risultato pari al vendere negli anni '90 500 cd di Vasco. 

Perché è importante Tosi dischi per la città di Reggio Emilia?

C'è dagli anni Settanta, è uno dei negozi storici di dischi di Reggio, ce ne sono altri due o tre ma oggi hanno un altro tipo di mercato, il nostro era un punto di riferimento per i ragazzi della città, teneva un po' di tutto, ci trovavi dal disco da classifica del cantante famoso fino al disco indipendente o sperimentale, a 360°. Fino agli anni '90 aveva anche un magazzino all'ingrosso che riforniva altri negozi a Modena, Piacenza, Parma. 

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Tra l'altro, il tuo rapporto con la città di Reggio Emilia sembra molto importante, vista anche la copertina del tuo disco Esagono...

Ho un forte legame con la mia città, quando vivevo con i miei genitori abitavo in campagna, fuori città, ma ho sempre avuto un bel rapporto con Reggio, non riesco ad essere troppo negativo come molti altri miei concittadini, sul fatto che qui non si faccia più niente, perché anche la vita di provincia ti ha sempre obbligato ad essere uno che prende la macchina e va a Milano appena chiuso il negozio per vedere un concerto, quello non è cambiato. Il fatto che stiano chiudendo i club mi sembra una cosa generalizzata, non solo di Reggio Emilia ma anche delle grandi città. Di posti per fare musica dal vivo o i luoghi d'incontro sono meno un po' dappertutto e anche la grande città stessa oggi è piena di negozi sfitti. È un trend generalizzato, io però continuo ad amare Reggio, si vive abbastanza a misura d'uomo, si sta bene. Anche con gli Offlaga Disco Pax ne abbiamo parlato tantissimo della nostra città, ci tengo a continuare a parlarne tantissimo, continuo a viverla, ad uscire la sera in un locale in centro anche se siamo in cinque persone. Avendo girato tutta l'Italia non penso che andrei mai via da Reggio per vivere in un'altra città italiana, farei fatica.

A proposito di Offlaga Disco Pax, se ne vendono da te di vinili della band?

La riedizione di Bachelite uscirà a giugno, dovrebbe essere andato ieri in stampa il vinile, le prenotazioni stanno andando abbastanza bene, chiaramente inferiori a quelle per la ristampa di Socialismo tascabile, a quel disco la gente è un po' più legata, c'è stata un'attenzione diversa, è stato il primo, quello che ha fatto il boom rispetto ad altre cose in un momento un po' strano della musica italiana a metà degli anni duemila. Questo invece anche all'epoca fu recepito in maniera inferiore rispetto a Socialismo ma sta andando comunque bene, in negozio ne ho già prenotati. A volte vengono vecchi fan degli Offlaga anche per parlare del gruppo, in quello sono un po' schivo, non sono come Max (ride, NdR) ma quando passa qualcuno di chiacchiere se ne fanno sempre. 

Con il lavoro giornaliero come trovi il tempo per la tua attività solista con Felpa, con cui sei arrivato al sesto disco? 

Quando sono a casa, non facendo una grande vita sociale, ho molto tempo per registrare o buttare giù idee, anche suonare in casa da solo per me è una cosa fondamentale, un bisogno. La maggior parte delle volte, avendo la fortuna di avere un mini studio in casa, se mi vengono delle idee attacco e registro, non ho limiti. Dopo i tre dischi strumentali sto preparando la sonorizzazione di un film che mi hanno chiesto a Bologna. Col negozio essendo in due, riusciamo a dividerci e avere il nostro tempo libero entrambi senza farci troppi problemi, se io sto a casa due o tre giorni per suonare poi il mio socio fa lo stesso.

L'interno di Tosi Dischi
L'interno di Tosi Dischi

Nel tuo negozio i ragazzini comprano i dischi?

Grazie alla 18 app entrano molti ragazzini a comprare dischi - se li avessi avuti io a 18 anni 500 euro li avrei spesi in mezza giornata, ma vabé. Negli ultimi 3 o 4 anni c'è stato un aumento dei giovani in negozio, fa piacere perché parte di queste nuove generazioni si abitua al formato fisico e si stacca un po' dallo streaming, dall'ascolto della musica sul telefono e comprende il fatto di uscire con gli amici e guardare i dischi facendo due chiacchiere. Non stimo molto il governo che ha creato la 18 app, ma a livello culturale è una delle cose meglio fatte degli ultimi 30 anni in Italia, visto che i ragazzi possono spenderla per libri, dischi, concerti e spettacoli teatrali. Spero che continuino a erogarla e non la tolgano, visto il governo che abbiamo adesso. 

Cosa comprano i ragazzi con la 18 app?

Dei gran classici, da Nevermind dei Nirvana a roba tipo Green Day, Linkin Park, altri comprano anche trap o gruppi black - r'n'b nuovi, da The Weeknd a Frank Ocean a Notorious BIG. Altri, più interessati nello specifico, comprano Joy Division, New Order, Cure. Ci sono anche quelli, in minor parte ovviamente. 

In questo momento escono un sacco di nuovi dischi ogni settimana. Fa bene o male alla longevità del disco stesso?

Secondo me c'è una concatenazione di cose che portano alla longevità di un disco. In digitale mi domando quanta gente ascolti un disco intero dall'inizio alla fine in streaming. È già complicato capire un disco di una decina di pezzi quanta gente se lo ascolta tutto. Ipotizzavo già una decina di anni fa la necessità di fare degli ep di 5-6 inediti al massimo, perché l'attenzione del pubblico si sta perdendo e rimane propria di una generazione che non è quella di oggi. Un 20enne che si ascolta un disco dei Verdena di 25 canzoni è difficile da trovare. Mi chiedo spesso il motivo che hanno molti artisti di tirare fuori album lunghissimi invece di fare degli ep o degli album più corti e pubblicarli più ravvicinati nel tempo, vista anche la bulimia del digitale che richiede sempre qualcosa di nuovo. Per me sapere che ho un disco di cui viene ascoltato il singolo ma le altre dieci canzoni no, mi viene da dire boh, potevo anche non farlo. Preferisco che non ci siano singoli ma che l'album venga inteso come un unicum anche solo di 5 pezzi. È anche giusto che un artista possa esprimersi nel modo che ritiene più opportuno, ma per ottenere un'attenzione più forte forse oggi c'è bisogno di una mediazione sulla durata. 

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Il tuo vinile del cuore?

Sicuramente Souvlaki degli Slowdive, lo tengo sempre in negozio e lo consiglio sempre. Disco italiano, Offlaga esclusi, forse Aurora de I Cani, uno dei dischi a cui sono più legato degli ultimi anni. 

E dei dischi del Record Store Day quale ti interessa di più?

Forse la ristampa dei Sunn o)) insieme ai Boris di Altar, perché uando è uscito l'avevo preso in cd e poi altre cose interessanti tipo un ep dei Beach HouseBecome, arrivato stamattina. Deve uscire anche il live dei Cure ma ce l'avevo già originale. 

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L'articolo Daniele Carretti: Reggio Emilia con il delay di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-04-20 09:36:00

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