Certi volti noti di ieri, per gli under 20 possono sembrare spesso macchiette da programma serale Rai che non guarderebbero mai. D'altra parte non sono molti gli artisti che sanno come rinnovarsi, con gusto e stile, senza cadere nel baratro del patetismo. A volte, toccare il fondo porta inevitabilmente a trovare la forza per risalire e in questo sport, la campionessa ufficiale è Loredana Bertè.
Data un milione di volte per bollita o, peggio, pazza, Loredana a 71 anni dà del filo da torcere a colleghe (e colleghi) di decenni più giovani e sta raccogliendo un affetto che per un sacco di tempo le è stato negato. Grazie all'ultimo disco del 2019, Libertè, al singolo più ballato di quell'estate pre covid, Non ti dico no in compagnia dei Boomdabash e alla canzone sanremese Cosa ti aspetti da me, è tornata a far parlare di sé grazie alla sua musica e se vi sembra poco, pensate a quanti possano vantare una carriera cinquantennale conservando sempre qualcosa da dire. E poi ancora il singolo Figlia di... del 2021, il duetto con Emma Che sogno incredibile e quello con Giordana Angi Tuttapposto, tutti con milioni di streaming da parte del suo pubblico e dei nuovi fan che stanno iniziando ad apprezzarla sempre di più.
Se siete seguaci di filosofie orientali fai-da-te o corsi new age, vi avranno insegnato a gestire la rabbia ad apparire sempre sereni e imperturbabili. Cazzate. La vita di Loredana Bertè che abbiamo letto nella sua autobiografia Traslocando: È andata così è una storia che farebbe arrabbiare anche i Santi. Lutti, violenze, rapporti familiari che definire tesi è un eufemismo, relazioni sbagliate e tradimenti fanno di Loredana una vera sopravvissuta e non c'è da stupirsi se a quasi 70 anni trova ancora la forza di gridare fino a spezzare la voce.
La sua storia insegna un'altra cosa: quando hai il gusto per la musica, l'età non conta proprio niente. La sua voce corrosiva si sposa perfettamente con le nuove canzoni, che nel disco "Libertè" sembrano ispirate dalla musica che lei stessa ha ispirato. Gli anni '80 nel cuore, i suoni del 2019 e le parole, a volte durissime. "Se Dio ha barato a mio sfavore, dovrà saldare il conto con la mia anima carbone, di carne e d'anarchia", canta in "Anima carbone", una delle più belle canzoni del pop rock italiano degli ultimi 10 anni, con una voce che sembra sempre più simile a quella di Mia Martini, cucita nel cuore.
Nell'ultimo disco del 2019 ci sono le parole di Ivano Fossati (Messaggio dalla Luna), che aveva già scritto per lei due inni senza tempo come Dedicato e Non sono una signora, collabora con Gaetano Curreri degli Stadio (anche nel pezzo sanremese) e risulta credibile anche quando canta su musica decisamente potente, ispirata dai White Stripes e dal punk rock.
Vale la pena cantare i pezzi nuovi insieme ai classici come Il mare d'inverno (di cui fa una splendida cover Giorgio Poi, ma questo è un altro discorso), J'adore Venise (rilanciata da Chiamami col tuo nome di Guadagnino), ... e la luna bussò (uno dei primi pezzi reggae italiani), Non sono una signora, lo struggimento di Sei bellissima (dedicata ad Adriano Panatta, amore di gioventù), a battere il piede con Dedicato o a ballare con In alto mare. Potrebbe incidentalmente capitare di imparare qualcosa sul mestiere di cantante.
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L'articolo Cosa aspettate ad ascoltare Loredana Bertè? di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2021-09-20 09:00:00
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