Mai così poca musica dal vivo, mai così tanta musica in tv

Al secondo anno senza live, la canzone è sempre più avanspettacolo. Tutti i più grandi show di successo oggi sono musicali, dal Cantante Mascherato a Tale e Quale, da The Voice Senior al nuovo Don’t Forget the Lyrics. Ma intere categorie non sono rappresentate, a cominciare dai giovani

Una sfilata di mostri di pezza al Cantante Mascherato
Una sfilata di mostri di pezza al Cantante Mascherato

Quando abbiamo parlato con Enrico Silvestrin, il primo vj italiano di MTV, dell'argomento musica in tv ne è venuto fuori un tunnel senza fondo che neanche uno speleologo di quelli bravi potrebbe affrontare. Diciamo spesso che una tv musicale oggi non funzionerebbe più perché i giovani non sono abituati ad accenderla, ma per gli adulti, l'intrattenimento televisivo si basa soprattutto sulla musica, in versione baraccone ovviamente.

Durante il Festival di Sanremo, il king di tutti i circhi basati sulla musica in tv che quest'anno ha avuto ascolti mostruosi, abbiamo assistito un milione di volte alla pubblicità de Il cantante mascherato, la nuova stagione dello show Rai condotto dall'highlander Milly Carlucci in cui alcuni cantanti piuttosto anziani cantano insieme ad animali o mostri di pezza antropomorfi grandi su per giù quando un essere umano, con all'interno altri cantanti da indovinare, senza mai mostrarne la faccia. 

Gli investigatori - giudici sono Flavio Insinna, Caterina Balivo, Francesco Facchinetti e Arisa, mentre ii cantanti già svelati saranno i Cugini di Campagna, Fausto Leali, Riccardo Fogli, Marco Masini, Cristina D'Avena, Orietta Berti, Mietta, Edoardo Vianello, Memo Remigi, Cristiano Malgioglio, ancora Arisa e Morgan, che deve avere dei conti da pagare che noi con la nostra stupida paura della bolletta del gas non abbiamo idea.

 

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Questo solo per darvi l'idea del target a cui si rivolge la musica per la tv di Stato. Non dimentichiamoci poi di Tale e Quale Show di Carlo Conti in cui dobbiamo dare i voti a vip travestiti da cantanti famosi seguiti da una giuria che se sommi gli anni di tutti quelli in video ti viene un numero pari alla distanza fra la Terra e Plutone. Anche qui, il target sono gli anziani, i nostalgici, quelli che non hanno una vita o i parenti delle persone sullo schermo. Evidentemente, queste categorie fanno tantissima audience perché gli show di punta della Rai sono dedicati a loro, The Voice Senior su tutti, e hanno tutti a che fare con la musica.

Su Mediaset non si fanno mancare nulla: All Together Now -  La musica è cambiata (titolo quantomai ironico), condotto da Michelle Hunziker, uno show mezzo talent giunto nel 2021 alla quarta edizione, Tu sí que vales con un'enorme componente musicale nel mezzo e l'inossidabile, inattaccabile, imprendibile Amici di Maria De Filippi, con il daily, le pillole, il serale, lo show di punta dell'ammiraglia Canale 5 che intrattiene il sabato sera e la domenica pomeriggio. 

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Alle reti più famose si aggiunge il nuovo spettacolo musicale sul Nove, Don't Forget The Lyrics condotto da Gabriele Corsi in orario da cena con tutta la famiglia, in cui i concorrenti devono cantare  una canzone coi sottotitoli, poi quelli spariscono e devono indovinare il testo mancante. Una cosa tra il Karaoke di Fiorello e Sarabanda di Enrico Papi. Pochi giorni fa ero dai miei, ne ho captato l'esistenza e mia mamma era entusiasta: oh, finalmente un bel programma in tv. A questo tsunami di gente che canta sugli schermi si aggiungono su Sky X Factor e Italia's Got Talent, anch'esso con un sacco di cantanti in gara.

Se ci fate caso si tratta nella maggior parte di programmi per niente marginali, anzi spesso sono gli show di punta dell'emittente, che intrattengono il pubblico in prima serata il sabato o il venerdì, quando tutti quelli che non escono o non sanno come andare su internet sono davanti ai teleschermi. Quindi la musica in tv funziona eccome, se la togli uccidi la tv generalista, solo che funziona solo ed esclusivamente come pagliacciata, talent o quiz, mai come divulgazione

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Di esempi belli ce ne sono stati: Ossigeno di Manuel Agnelli (una stagione, seconda serata su RaiTre), Via dei Matti n° 0 di Stefano Bollani e Valentina Cenni (una stagione, prima serata su RaiTre) o Brunori Sa (una stagione, seconda serata su RaiTre), e non serve uno scienziato per capire che RaiTre rimane l'ultimo approdo per chi spiega, fa suonare e suona la musica bella in televisione. Anche questi programmi però hanno un target d'età che non è esattamente giovanissima, si va dai 25-20 anni in su.

Per i e le teenager, quellə che fanno fare i dischi di platino alle star dell'urban, non c'è niente che lə rappresenti. Tutti pensano che quello sia un target irrecuperabile, nativo digitale e quindi per niente abituato al mezzo televisivo, ma ci sta che nessuno abbia mai davvero provato a creare un programma per loro. Se fanno fare i numeri giganti a Skam su Netflix è perché parla il loro linguaggio e sono convinto che un programma che proponesse la loro musica di riferimento sarebbe seguito, magari non scritto dagli autori cinquantenni ma da loro stessə. Chimera: gli show della Rai dedicati ai teenager sono ancora moralizzatori, quelli di Mediaset un po' più attuali ma girano ancora intorno al dominio di Maria De Filippi, gli altri spesso non ci provano nemmeno. 

I teenager intanto si sono presi tutto il mercato degli stream, dopando le classifiche e i dischi d'oro a causa della fruizione in loop su smartphone e casse bluetooth, ma questa è una cosa che ormai sappiamo bene: nessun artista che parli a un pubblico dai trentenni in su potrà mai competere numericamente con quelli che parlano alla Generazione Z che, orfana della tv, ha preferito i contenuti DIY di Tik Tok, Instagram, Twitch o YouTube e non sa più cosa sia il formato fisico di un disco. Saperli ascoltare è fondamentale per non essere intasati di programmi musicali nostalgici o di inutili baracconi imbarazzanti. Inoltre, è davvero triste che dopo due anni senza i live, la musica rappresentata in televisione sia diventata solo un momento di avanspettacolo, quando di cose da dire e da far sentire ce ne sarebbero un'infinità. 

 

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L'articolo Mai così poca musica dal vivo, mai così tanta musica in tv di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-02-11 09:41:00

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