È davvero arrivato il momento di prendere sul serio Rosolo Roso

Con l'ep "Rosolo Rosa" il rapper di Nola parte dal lol e arriva ai grandi classici. Sa essere ambiguo e inconfondibile, cantare d'amore e di quanti siamo tutti degli idioti. Così, alla fine, è uno dei pochi a essere serio qua dentro

Rosolo Roso, foto press
Rosolo Roso, foto press

La sbornia della Notte dei CBCR è appena finita ed eccoci qua, alle prese col nuovo ep di uno che lo scorso anno era nella nostra lista degli artisti da cui ripassare. Dubbi non ne avevamo: di Rosolo Roso ci faceva impazzire il suo essere un ibrido, un essere liminale tra il lol e il romantico, sempre sul crinale di una montagna, troppo ripida per rotolarci giù, ma che infonde un amore sconfinato per il rischio. Coniglio, il suo primo disco, era il modo migliore per farsi spazio a suon di coltellate in una scena rap/underground piena di noia e satura di fenomeni da baraccone, ma ora la crescita c'è stata ed è giusto sottolinearla.

Rosolo Rosa, uscito in queste ore, è un ep stringato, ma convinto che sia l'ora della svolta. E la sensazione di essere davanti a uno davvero bravo, che ha cose da dire e uno stile inconfondibile nel dirle diventa certezza. Uno che cazzeggia duro perché oggi sembra l'unico modo possibile di fare rap sul serio in Italia. L'ep inizia, temporalmente, dal pezzo più forte pubblicato come singolo, che prende il nome da una divinità dell'hip-hop, che dal settembre del '96 ci guarda dall'alto dei cieli. Tupac è un angelo, la baby di Rosolo è incaricata di strappargli un saluto. Tupac è il nome di un brano che capita una volta ogni tanto di scrivere, perché tutto è incastrato alla perfezione, le barre scorrono una dopo l'altra, iconiche ma non fastidiose. L'immaginario si spalanca con la forza di chi ha semplicemente qualcosa da raccontare, ma non vuole dirci perché.

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Non è facile in questi tempi incerti fidarsi di se stessi e delle proprie parole. Ma Rosolo Roso, che "non è il nome di una band", non ha voglia di spiegare nulla a nessuno, la sua cattiveria è gratuita in molti casi, ma quando le premesse, contenute nella geniale intro Rosolo Rosa, prevedono l'arrivo di una fiaba della buonanotte, allora vale tutto, o quasi.

Il menestrello con l'autotune che canta nella prima traccia è un Cantagallo che annuncia una tripletta di pezzi micidiale: PISTOLA CON LA BOCCA, BYTE e la già citata TUPAC. Il sound della produzione di G Coal (molto bravo) ha abbandonato i sample cattivi, il terriccio sonoro che ha forgiato la musica di un'intera generazione su Soundcloud, ed è approdato su rive più orecchiabili. Siamo nella direzione del Salmo più rockeggiante, ma con una leggerezza che il rapper di Olbia non ha mai voluto sfiorare. Basso panciuto e riff blues in loop, ad accarezzare le barre di Rosolo Roso, in stato di grazia, un surfista post-lol.

Era molto semplice continuare su quell'onda già calcata, ma l'idea migliore è stata capire che per fare quella roba là devi essere marcio dentro, devi andare a impelagarti fino in fondo in quelle storie agghiaccianti, devi avere l'animo greve, e Pippo Sowlo insegna, anche in un pezzo all'apparenza innocuo come Booking #ads. E invece Rosolo Rosa ci mostra un ragazzo che su questo sound più semplificato, ma efficascissimo, lascia vedere le sue due anime, quella sarcastico-incazzata, e quella terribilmente romantica.

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 E infatti sotto la coltre di tipi umani – o meglio tipe umane – elencate in PISTOLA CON LA BOCCA (pezzone!), giace il cuore di chi ha bisogno di affetto, di sesso, di contatto umano, ma si sente sulla via dell'invecchiamento, si sente più "rattuso" di Mecna. E quando arriva il momento in cui tutto potrebbe diventare più drammatico, ecco che la più fertile caciara prende il sopravvento senza pietà, tutto si sputtana da un momento all'altro, e prende il sopravvento la più grande dote di Rosolo: il non volersi mai e poi mai prendere sul serio.

Rosolo Roso, foto press
Rosolo Roso, foto press

Rosolo Rosa è un fare e disfare continuo, che dura appena 13 minuti, ma che parla più – e molto meglio – di molti full lenght di rapper stanchi e appassiti usciti negli ultimissimi tempi. "So bene quanto valgo / Non mi serve conferma" sarebbe la frase che ogni aspirante autore hip-hop dovrebbe tatuarsi, per capire come essere credibile nel 2024, ossia quando tutto e tutti stanno perdendo ogni briciolo di credibilità, se mai l'hanno avuta. Rosolo Roso è il nostro nuovo cantore dell'amore. Amore reale, e per questo leggerissimo e digitale, amore che non è mai fatto di "per sempre", ma che è destinato a finire come tutto. Amore dolce, SWEET, e terribilmente ambiguo, scontro dopo l'incontro, un viaggio che parte dal "lol" e approda sulle sponde di Rimbaud.

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L'articolo È davvero arrivato il momento di prendere sul serio Rosolo Roso di Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2024-01-18 15:56:00

COMMENTI (2)

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  • gabvollaro 3 mesi fa Rispondi

    @H.Moebius ciao, sono “gabrivollaro”, come mai dici questo? :)

  • H.Moebius 3 mesi fa Rispondi

    colletta x pagare a gabri vollaro un corso di scrittura italiana